Italia Nostra Presidio Nebrodi, solidarizzando con la protesta di molti cittadini, esprime la propria ferma contrarietà al taglio dei tre tigli previsto nei lavori di riqualificazione di piazza Mario Sciacca, progettati dall’amministrazione comunale di Patti.
Piantati negli anni sessanta del secolo scorso hanno visto per oltre sessant’anni passare intere generazioni di giovani che, seduti sulle panchine, alla loro ombra, hanno condiviso gioie e delusioni e di quella piazza conservano cari ricordi.
Qui sotto la piazza com’era prima che iniziassero i lavori.
La piazza, intitolata al giovane Mario Sciacca, ufficiale sommergibilista morto durante un attacco nemico con tutto l’equipaggio, durante la seconda guerra mondiale, era caratterizzata al centro dell’area da una vasca circondata da panchine, da anni lasciata nel più completo abbandono ma che originariamente doveva avere la funzione di una fontana che creava una frescura ideale nelle calde giornate afose e che conteneva al suo interno caratteristici pesci rossi.
Piazza Mario Sciacca, cosi com’era, rappresentava comunque una piazza storica, un punto verde molto caratteristico della cittadina, progettata a suo tempo con cura. Ricordava un po’ il classico giardino all’italiana caratterizzato da una suddivisione geometrica degli spazi, ben visibile se vista dall’alto, con siepi sempreverdi potati, sempre in forma geometrica, che circondavano le tre aree in cui era suddivisa la piazza con all’interno il prato all’inglese e da un lato un filare di tigli profumati e ombrosi.
Da alcuni anni ormai va di moda cambiare il volto delle piazze storiche, con relativo taglio degli alberi. Lo è stato anni fa anche per piazza San Nicola dove, oltre a cambiare l’architettura generale della piazza, vennero abbattuti i maestosi platani che davano ombra e ristoro ai cittadini.
Non si capisce perchè, si chiede Italia Nostra, fosse necessario un progetto di cosiddetto restyling di tutta l’area verde quando sarebbe stato sufficiente rimettere in funzione e restaurare la fontana oltre che pulire e curare la manutenzione del verde già esistente. Il progetto, finanziato lo scorso anno, ha previsto la rimozione completa della vasca/fontana e la trasformazione totale della piazza storica con una colata di cemento su tutta l’area e una pavimentazione grigia che l’ha trasformata in una piazza del tutto anonima e priva di identità.
Ma quel che è peggio tre alberi di tiglio, che era stato assicurato non sarebbero stati tagliati, adesso, in corso d’opera, è stato deciso dall’amministrazione che saranno tagliati perché, secondo i tecnici, potrebbero dare con le loro radici problemi di sicurezza nel prossimo futuro.
Ma è stato sentito il parere di un agronomo diverso da quello della ditta? A parere dell’Associazione potrebbero e dovrebbero essere prese in considerazione soluzioni alternative e varianti al progetto che scongiurino il taglio di questi alberi sani e vigorosi.
In oltre sessant’anni questi alberi non hanno dato mai fastidio con le loro radici e, quindi, perché dovrebbero darli proprio adesso? E ancora ci si chiede: come mai i progettisti non hanno adattato il progetto agli alberi già esistenti se si voleva, come è stato più volte ribadito dall’Amministrazione, preservare il verde? Né ci consola il fatto che al posto degli alberi rimossi verranno collocate piante ornamentali e piccoli arbusti che certamente non rilasceranno la stessa quantità di ossigeno dei tigli esistenti con i grandi benefici che ne derivano per tutti i cittadini e soprattutto per i residenti del luogo che respirano continuamente i gas di scarico emessi dalle macchine in una strada molto trafficata.
Gli alberi, ribadisce Italia Nostra, che, non dimentichiamolo, sono esseri viventi fondamentali per la vita del pianeta, rappresentano un bene comune di rilevante importanza per i benefici ambientali che eroga a favore della collettività, basti pensare all’assorbimento delle polveri, all’ombra che procura frescura soprattutto nella stagione estiva, alla riduzione degli inquinanti chimici, all’assorbimento di anidride carbonica, al rifugio per gli uccelli soprattutto durante la nidificazione, al valore ornamentale e paesaggistico che dona decoro e bellezza al luogo in cui si trovano.
L’abbattimento dei tre tigli di Piazza Mario Sciacca, conclude Italia Nostra Presidio Nebrodi, se verrà attuato, costituisce un danno irreparabile per la comunità di Patti.