domenica, Luglio 20, 2025

Sicilia – L’Ars ha approvato una norma che introduce l’obbligo di assumere medici non obiettori

Medici
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È una delle Regioni italiane con il più alto numero di personale sanitario obiettore di coscienza. Ma adesso dalla Sicilia arriva una svolta sulla tutela del diritto delle donne all’interruzione volontaria di gravidanza. L’Assemblea regionale siciliana ha infatti approvato una norma che introduce l’obbligo di assumere medici non obiettori nelle strutture ospedaliere pubbliche, garantendo così la piena attuazione della legge 194 del 1978.

Il provvedimento – approvato con voto segreto con 27 favorevoli e 21 contrari- affonda le sue radici in un disegno di legge presentato dal deputato regionale del Pd Dario Safina nel 2023 e poi trasformato in emendamento al disegno di legge 738 in materia di sanità. Considerate le assenze tra i banchi dell’opposizione, e in modo in parte sorprendente, almeno una decina di deputati della maggioranza di destra hanno sostenuto la norma.

Con l’ok dell’Ars, quella proposta diventa pertanto realtà in una Regione dove l’85% ginecologi attualmente è obiettore di coscienza. La decisione della Sicilia è quindi rilevante e ha pochi casi simili in Italia, anche perché qui una norma del genere è particolarmente necessaria: è infatti una delle regioni con la maggior presenza di medici obiettori e in cui è più difficile abortire. In provincia di Trapani, ad esempio, un solo medico pratica l’interruzione volontaria di gravidanza. In provincia di Messina, addirittura nessuno.

“Una battaglia di civiltà che ho portato avanti con determinazione, insieme a tutto il gruppo del Pd. Oggi siamo più vicini a un traguardo storico per la sanità siciliana”, dice il deputato Dem Safina.

Il testo approvato in aula prevede procedure concorsuali dedicate esclusivamente a medici non obiettori e l’obbligo per le aziende sanitarie di provvedere tempestivamente alla loro sostituzione qualora dovessero cambiare idea, garantendo così la continuità del servizio e il pieno rispetto del diritto delle donne all’interruzione volontaria di gravidanza

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