RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Oggi porte aperte a cittadini e istituzioni. Il sito si inserisce in un sistema di trasporto del gas strategico per la sicurezza energetica dell’Italia e dell’Europa
Due i momenti di visita, sotto il coordinamento del personale Snam. Il primo, al mattino, ha visto la partecipazione delle autorità: in rappresentanza del Comune di Messina erano presenti l’assessore alle Politiche Ambientali e alla Pianificazione ed Efficientamento Energetico, Francesco Caminiti, il Direttore Generale Salvo Puccio, il presidente della VI Municipalità Alessandro Pagano, oltre alle autorità civili, militari e religiose (il comandante della stazione dei Carabinieri di Faro Superiore, il luogotenente Alberto D’Ovidio, l’ammiraglio Santo Giacomo Legrottaglie, il viceprefetto Maria Gabriella Ciriago, il vice comandante dei Vigili del Fuoco di Messina Claudio Di Blasi e il parroco di Faro Superiore, padre Orazio Anastasi) e rappresentanti del consiglio circoscrizionale.
Al pomeriggio, invece, la cittadinanza ha visitato la centrale, sempre accompagnata dal personale Snam.
L’impianto di Faro Superiore si inserisce in un sistema di trasporto del gas che negli ultimi anni ha assunto, per gli effetti della guerra russo-ucraina e del conseguente capovolgimento della dinamica di approvvigionamento dei flussi prevalenti di gas, una valenza sempre più strategica per la sicurezza energetica dell’Italia e dell’Europa.
Il sito, infatti, comprime il gas proveniente dal Nord Africa, che poi prosegue il suo percorso nelle tubazioni posate sul fondo dello Stretto di Messina, per approdare in Calabria, a Palmi e Favazzina, e continuare il suo viaggio verso il Nord del Paese.
In Sicilia si trovano due dei cinque punti di ingresso nella rete nazionale del gas importato via tubo in Italia: quello di Transmed a Mazara del Vallo e quello del metanodotto Greenstream, a Gela. Nel 2024, i flussi veicolati da queste due infrastrutture hanno contribuito complessivamente per circa il 35% agli approvvigionamenti nazionali di gas naturale; dati in linea con quelli registrati nei primi quattro mesi del 2025.