Gli avevano contestato di aver provocato un incendio per fatti accaduti a Castel di Lucio il 7 luglio 2019, quando il fuoco, dal suo terreno, si era propagato distruggendo la vegetazione e le colture di molti ettari dei fondi vicini, ma al termine del processo il giudice lo ha scagionato da ogni accusa assolvendolo per non aver commesso il fatto. Così è finito il processo a carico di Lucio Patti, 63 anni, di Castel di Lucio, difeso dall’avvocato Santino Trovato.
Erano stati i carabinieri della stazione di Castel di Lucio a svolgere le indagini sull’accaduto. Il fuoco sarebbe divampato nella contrada Olmo e poi si sarebbe propagato nella contrada Valle Cuba; secondo l’accusa nel terreno di contrada Olmo erano stati effettuati con l’ausilio di un trattore lavori di sfalciatura della vegetazione e da li al mattino sarebbe divampato un imponente incendio che si era esteso rapidamente ai terreni limitrofi a causa del forte vento, mettendo a repentaglio l’incolumità pubblica.
Sul posto giunsero i vigili del fuoco di Santo Stefano di Camastra, personale del servizio antincendio della postazione di Tusa, agenti del distaccamento forestale di Mistretta e alcuni volontari. Le operazioni di spegnimento dell’incendio furono comunque difficoltose per il forte vento e per questo fu richiesto l’intervento di un canadair e di un elicottero, mentre operava anche una squadra dell’antincendio di Mistretta. L’incendio fu spento nel tardo pomeriggio.
Al termine di una lunga e complessa istruttoria, il Pm Anna Maria Mastrandrea aveva chiesto l’assoluzione con richiesta di trasmissione degli atti alla Procura; l’avvocato Santina Franco, legale di parte civile per conto dei proprietari dei terreni distrutti dal fuoco, aveva chiesto la condanna dell’imputato e il risarcimento dei danni.
L’avvocato Trovato, che nel dibattimento, si è avvalso della consulenza del professore Antonio Risitano, ha dimostrato che l’imputato non aveva personalmente svolto alcuna attività suscettibile di responsabilità nell’innesco dell’incendio, mentre si era prontamente adoperato per fare giungere i soccorsi.
Da qui la richiesta di assoluzione; così ha deciso il giudice del Tribunale di Patti Giovanna Ceccon, che ha assolto Lucio Patti, scagionandolo da ogni accusa per non aver commesso il fatto e ordinando, come aveva chiesto il pm, la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica riguardo alla posizione di altra persona che nel processo è stata assunta anche a testimone.