giovedì, Maggio 22, 2025

Si avvia alla conclusione “Cultura della Legalità” la campagna per gli studenti

foto uno

L’Arma dei Carabinieri ha sempre cercato di diffondere cultura e consapevolezza su legalità e raggiri. Per questo, nell’ultimo periodo, aveva avviato due distinte, ma egualmente importanti, campagne.

Queste coinvolgono da una parte gli anziani, per informarli sulle truffe e i metodi utilizzati dai truffatori per raggirarli; dall’altra vengono invece coinvolti i giovani,  con la campagna denominata “Cultura della Legalità”, la quale mira a creare un dialogo costruttivo per affrontare argomenti delicati quali bullismo, cyber bullismo, i pericoli di internet e dei social fino a toccare questioni più complesse.

Nonostante il Comando Provinciale dei Carabinieri di Messina abbia intensificato la propria campagna di sensibilizzazione contro le truffe  alla popolazione anziana; con incontri informativi organizzati sia nel capoluogo che nei comuni della provincia, mirando a rafforzare la consapevolezza delle persone più vulnerabili sui rischi di raggiro, il fenomeno purtroppo, invece, continua ad essere in crescita.

Quasi giornalmente vengono denunciate truffe telefoniche o con il metodo del finto “carabiniere”, purtroppo le segnalazioni alle Forze dell’Ordine arrivano ancora dopo che la truffa è stata portata a termine. Poche sono le volte in cui la possibile vittima riesce a percepire i segnali in tempo, mettendosi al sicuro e avvertire le Forze dell’Ordine prima che la frode sia stata attuata.

Con gli incontri alla scuola primaria dell’Istituto Comprensivo “Francesco Crispi” di Messina, gli Istituti Superiori “Leonardo Da Vinci” di Milazzo e “Leonardo Sciascia” di Sant’Agata di Militello, si avvia alla conclusione invece la campagna sulla “Cultura della Legalità” promossa dal Comando Generale dell’Arma e condotta dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Messina. Sinora ha permesso di svolgere incontri coinvolgendo oltre 3.500 giovani di 58 istituti scolastici, dislocati in tutta la provincia, dai centri principali fino agli abitati più piccoli, comprese le isole; nonché di organizzare visite alle caserme dell’Arma, che hanno permesso a studentesse e studenti di toccare da vicino l’attività quotidiana delle donne e degli uomini in divisa.

Questi incontri costituiscono un’importante opportunità per affrontare insieme ai giovani i temi della legalità e riflettere su bullismo, cyberbullismo, l’accesso a internet e i rischi connessi, l’educazione alla legalità ambientale, la violenza di genere, gli stupefacenti e la sicurezza stradale, fino a toccare la criminalità organizzata e come questa soffoca le persone e distrugge i territori.

Proprio in una delle ultime riunioni, con le bambine e i bambini della scuola primaria “Francesco Crispi” di Messina, è stato affrontato il delicato argomento della mafia, illustrando i vari aspetti del fenomeno criminale e il modo con cui può essere vinto, ricordando l’esempio dato da figure emblematiche come Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Peppino Impastato, che hanno sacrificato la propria vita per l’idea di Giustizia.

L’argomento ha suscitato molto interesse nei piccoli scolari che si sono contesi il microfono per dare il loro contributo sul tema, fino a gridare in coro, tutti insieme: “no alla mafia”, per dire che non si deve mai rimanere in silenzio quando si subisce o si assiste a prevaricazioni e abusi, dagli episodi di vita quotidiana fino alle forme criminali più gravi.

Alla luce dell’ampio consenso suscitato, il proposito dei Carabinieri del Comando Provinciale di Messina, sulla linea tracciata dal Comando Generale dell’Arma, è quello di dare continuità a un progetto ben avviato, organizzando, con lo stesso spirito, insieme ai responsabili scolastici, ulteriori incontri anche per il prossimo anno scolastico.

 

Dalila Grimaldi

Facebook
WhatsApp
X