lunedì, Maggio 19, 2025

Messina: incontri e Torball e Blind Tennis tra studenti di Scienze Motorie di UNIME e atleti non vedenti della Global Social Inclusive

torball copertina (1)

Il convegno “Corpo in movimento, occhi sull’inclusione” – Vedere con il cuore – organizzato la scorsa settimana presso il dipartimento di scienze motorie dell’università di Messina, ha avuto un naturale proseguimento nel palazzetto polivalente di UNIME alla cittadella universitaria dell’Annunziata.

Gli studenti del corso di laurea triennale in scienze motorie, insieme ai docenti del dipartimento, hanno partecipato a due attività sportive organizzate dalla Global Social Inclusive presieduta da Antonella Rigano.

Una splendida mattinata di sport e solidarietà dove le barriere culturali hanno lasciato il posto ad una totale inclusione e integrazione. Torball e Blind tennis sono state le discipline che gli studenti dell’ateneo messinese, hanno praticato in condizione di cecità in quanto, bendati proprio per essere alla pari con degli atleti ciechi.

Come ha spiegato Loredana Garufi docente di UNIME, “gli studenti del secondo anno del Corso di laurea in in scienze Motorie, Sport e Salute, hanno voluto confrontarsi ponendosi nella medesima situazione in cui si trovano gli atleti non vedenti, con l’obiettivo di meglio comprendere e gestire attività motorie adattate in ambito scolastico”.

Importante per gli studenti, ha proseguito la Garufi, “accrescere le conoscenze e la capacità di capire le tematiche relative all’importanza del gioco e dell’inclusione”. Grazie a questa importante opportunità, ha concluso Loredana Garufi, “gli studenti che hanno giocato con gli atleti non vedenti della Global Social Inclusive, sicuramente amplieranno la capacità di valutare le indicazioni e le controindicazioni alle attività motorie e sportive nei bambini con disabilità”.

Particolarmente soddisfatta la presidente della Global Social Inclsusive Antonella Rigano la quale, ha dichiarato che “il tema della disabilità nel mondo degli sport, aiuta gli studenti a formarsi e soprattutto ad affrontare le sfide legate al superamento della disabilità visiva, comprendendo il valore dello sport come strumento d’inclusione, di educazione e avvicinamento all’handicap”.

Gli studenti, ha concluso Antonella Rigano, “hanno voluto fortissimamente fare questa esperienza trovando immediato terreno fertile nei loro docenti che li hanno sostenuti ed incoraggiati”.

Tindara Casablanca atleta della Global Social Inclusive, ha spiegato le regole del torball e del blind tennis. Casablanca ha comunicato che “il torball è stato pensato proprio per includere le persone con disabilità visiva ma, negli anni, ha cambiato la sua funzione originaria coinvolgendo anche i cosiddetti “normodotati”. Proprio questo concetto ha permesso di superare tantissime barriere, fisiche e culturali.

Il blind tennis, ha concluso Tindara Casablanca, “è uno sport molto giovane che utilizza una speciale palla di spugna con all’interno dei campanellini che permettono di individuarne la posizione quando viene colpita e rotola, rendendo in questo modo accessibile il tennis anche ai disabili visivi”.

Le regole sono essenzialmente quelle del tennis per normodotati ad eccezione del fatto che le racchette sono più corte, i campi più piccoli con le righe costituite da corde ricoperte di nastro adesivo; infine, è possibile far effettuare alla pallina un maggior numero di rimbalzi.

 

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