domenica, Maggio 18, 2025

Messina: “I minori e la scuola. Rapporti tra le istituzioni e con le famiglie nelle criticità”, convegno vokuto e organizzato dall’AIAF Messina

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L’Associazione Italiana degli Avvocati per la famiglia e per i minori ha organizzato il convegno “I minori e la scuola. Rapporti tra le istituzioni e con le famiglie nelle criticità” che si è tenuto presso il Dipartimento Cultura e Servizi dell’Ordine degli Avvocati di Messina.

Molto qualificati i relatori: Corrado Bonanzinga, Presidente I Sezione Civile Tribunale di Messina; Irene Stefanizzi, avvocato AIAF Messina: “evoluzione ed applicazione della normativa a tutela dei minori con fragilità”; Caterina Galletta, avvocato AIAF Messina: “rapporti scuola-famiglia: la tutela legale dei minori nelle criticità familiari”; Paola Miano, Psicologa Messina Social City: “il compito e le competenze delle istituzioni nella presa in carico e nell’accompagnamento del minore con fragilità”; Nicola Gazzano, Vice Presidente ANFASS Messina: “il compito e le competenze delle istituzioni nella presa in carico e nell’accompagnamento dei minori con fragilità”; Maria Luisa Ascari dell’IIS Verona Trento. Il convegno è stato moderato da Marcella De Luca, avvocato dell’AIAF Messina.

I lavori sono iniziati con i saluti istituzionali di Paolo Vermiglio Presidente Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Messina e di Alessandra Calafiore assessora alle politiche sociali del comune di Messina.

L’educazione dei minori rappresenta uno dei pilastri fondamentali della società, e la scuola gioca un ruolo cruciale in questo processo. Tuttavia, il rapporto tra le istituzioni scolastiche e le famiglie è spesso complesso e può presentare diverse criticità. La scuola non è solo un luogo di apprendimento accademico, ma anche un ambiente in cui i minori sviluppano competenze sociali, emotive e relazionali. Essa ha il compito di garantire un’educazione inclusiva e di qualità, promuovendo il benessere degli studenti. Tuttavia, le istituzioni scolastiche si trovano ad affrontare sfide significative, come la gestione della diversità culturale, le difficoltà economiche delle famiglie e le problematiche legate al bullismo e alla salute mentale.

Spesso, le famiglie e le scuole non comunicano in modo efficace. Le famiglie possono sentirsi escluse dai processi decisionali riguardanti l’educazione dei propri figli, mentre le scuole possono avere difficoltà a coinvolgere i genitori. Questa mancanza di comunicazione può portare a malintesi e a una scarsa collaborazione. Le famiglie possono avere aspettative diverse rispetto all’educazione dei loro figli rispetto a quelle delle istituzioni scolastiche. Queste differenze possono generare conflitti e frustrazioni, specialmente quando le famiglie non si sentono ascoltate o comprese.

Le famiglie che vivono in situazioni di difficoltà economica possono avere meno risorse per supportare l’educazione dei propri figli. Ciò può tradursi in una minore partecipazione alle attività scolastiche e in una scarsa disponibilità di materiali didattici, influenzando negativamente il rendimento scolastico. La crescente incidenza di problematiche dovute alla presenza di handicap più o meno gravi, soprattutto nei minori, richiede una risposta coordinata tra scuole e famiglie. Tuttavia, spesso le scuole non dispongono delle risorse necessarie per affrontare queste problematiche, e le famiglie possono sentirsi sopraffatte e incapaci di fornire il supporto adeguato.

Irene Stefanizzi si è soffermata soprattutto “sulla necessità di fare rete tra famiglia, scuola ed istituzioni per una reale applicazione della normativa esistente a tutela dei minori fragili. Ancora, la Stefanizzi ha affermato che “le tipologie di intervento nella scuola, debbono soprattutto rispettare i diritti del minore fragile (per disabilità, adozione, stranieri non accompagnati), in modo da tutelarne il percorso ed il diritto all’istruzione al fine da realizzare uguaglianza sostanziale e pari opportunità elementi fondamentali del principio della solidarietà sociale”.

Caterina Galletta, si è soffermata sulla tutela legale dei minori fragili all’interno della scuola che “trova fondamento nei diversi principi costituzionali e legislativi, che garantiscono il diritto all’istruzione, all’inclusione e alla protezione dai maltrattamenti. La scuola ha un ruolo fondamentale nel garantire che questi diritti siano rispettati, collaborando con le famiglie e con i servizi territoriali per individuare e sostenere i minori in difficoltà”.

È fondamentale instaurare canali di comunicazione chiari e aperti tra scuole e famiglie. Incontri regolari, workshop e piattaforme digitali possono facilitare il dialogo e la condivisione di informazioni. Offrire corsi di formazione per insegnanti e genitori su temi come la gestione delle emozioni, la diversità culturale e le strategie di supporto all’apprendimento può migliorare la comprensione reciproca e la collaborazione. Le scuole dovrebbero avere accesso a professionisti della salute che possano lavorare con gli studenti e le famiglie. Programmi di supporto psicologico e sociale possono aiutare a gestire le difficoltà e a promuovere il benessere.

È importante promuovere iniziative che coinvolgano attivamente le famiglie nella vita scolastica, come eventi culturali, attività sportive e progetti comunitari. Queste esperienze possono rafforzare il legame tra scuola e famiglia. Il rapporto tra le istituzioni scolastiche e le famiglie è fondamentale per il successo educativo dei minori.

Il giudice Corrado Bonanzinga che per l’incarico ricoperto, opera accanto alle famiglie e ai loro bambini, “ha trasferito la sua esperienza di magistrato chiamato ad assumere decisioni a tutela delle famiglie e dei minorenni, soprattutto nella gestione delle controversie familiari, con particolare attenzione alla tutela dei minori e delle persone vulnerabili”. 

Affrontare le criticità esistenti richiede un impegno congiunto e una visione condivisa del ruolo dell’educazione. Solo attraverso una collaborazione efficace e un dialogo aperto sarà possibile garantire un ambiente di apprendimento positivo e inclusivo per tutti i minori.

 

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