Ha ottenuto l’affidamento in prova ai servizi sociali e così potrà continuare a lavorare e garantire i mezzi di sussistenza alla propria famiglia. Così ha disposto il Tribunale di Sorveglianza di Messina, a seguito dell’istanza dell’avvocato Nunziatina Armeli a beneficio di un trentottenne, condannato dal tribunale di Patti a 6 mesi e 20 giorni di reclusione, pena ridotta per la scelta del rito abbreviato, per spaccio di sostanze stupefacenti.
Si trovava agli arresti domiciliari poiché trovato in possesso nel mese di ottobre 2024 di 200 grammi di hashish e 27 grammi di cocaina custoditi all’interno dell’automobile; il suo legale, l’avvocato Nunziatina Armeli ha avanzato istanza per ottenere la misura alternativa alla detenzione, producendo anche al tribunale di sorveglianza di Messina il contratto di lavoro del proprio assistito, che, autorizzato dallo stesso tribunale di Patti, svolge l’attività di operaio per una ditta edile dell’hinterland.
Con queste premesse Il Tribunale di Sorveglianza ha concesso all’uomo l’affidamento in prova ai servizi sociali consentendo all’interessato di continuare a lavorare e garantire i mezzi di sussistenza alla propria famiglia.
Analogo beneficio, su richiesta dell’avvocato Armeli è stato concesso ad un 49enne, condannato per detenzione per uso non esclusivamente personale di stupefacenti. L’ uomo, cui era stata inflitta la pena di 6 mesi di reclusione, dovrà svolgere lavori di pubblica utilità nel comune di residenza.
In un altro contesto giudiziario, ad un 32enne di Barcellona Pozzo di Gotto, indagato per detenzione a fine di spaccio di droga, difeso dall’avvocato Pinuccio Calabrò, il Tribunale del Riesame di Messina ha modificato la misura degli arresti domiciliari in obbligo di presentazione alla Pg tre volte alla settimana.