Quella di Messina è la prima Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria Infantile (NPI) istituita in Italia, una branca della medicina che si occupa dei disturbi del neurosviluppo, come l’autismo e i disturbi specifici dell’apprendimento, ma anche di problematiche come l’epilessia e le malattie neurologiche nell’infanzia.
Gabriella Di Rosa è la responsabile del Dipartimento di NPI del Policlinico Universitario di Messina oltre a ricoprire anche il ruolo di direttrice della Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile e di Coordinatrice CdS Terapisti della Neuropsicomotricità dell’Età Evolutiva. È stato il prof. Franco De Franco a dare vita a Messina alla prima scuola di specializzazione in questa disciplina, nel 1963.
Come ci riferisce Gabriella Di Rosa, “la prima “Mission” della NPI è la presa in carico del bambino e della sua famiglia, considerando il paziente in età evolutiva, sia con patologia neurologica che psichiatrica, come un individuo con un progetto di vita tutto da definire e purtroppo potenzialmente inficiabile dalla sua patologia”. Messina, ha affermato la direttrice Di Rosa, “è anche sede di una delle scuole di specializzazione più formative in Italia, nonché, di un Corso di Studi in Terapia della Neuropsicomotricità dell’Età Evolutiva incardinato al Dipartimento Universitario di Patologia Umana dell’Adulto e dell’Età Evolutiva”.
L’UOC è dotata di 14 posti letto per ricoveri ordinari (modalità di ricovero che prevede degenza notturna), n. 1 posto letto per DH eventualmente convertibile in RO, ed eroga prestazioni cliniche effettuabili in Day Service e ambulatori dedicati. Ancora, i pazienti e i loro familiari, ha dichiarato Gabriella Di Rosa, “possono usufruire di servizi come il laboratorio di neurofisiopatologia dell’età evolutiva, di psicologia clinica, logopedia, neuropsicomotricità e parent coaching in particolare per i genitori/caregiver di pazienti con disturbi dello spettro autistico”.
Un’assistenza a 360° che vede impegnati giornalmente medici specialisti, medici in formazione specialistica, psicologi, terapisti, allievi e studenti interni, nonché personale infermieristico e tecnici di neurofisiopatologia con esperienza decennale nell’area neuro evolutiva. L’UOC del Policlinico messinese, è anche una struttura dedicata all’assistenza e alla ricerca sulle anomalie dello sviluppo e sulle disabilità dell’infanzia e dell’adolescenza, che accoglie pazienti da tutto il territorio siciliano ma anche dalla vicina Calabria.
La direttrice Gabriella Di Risa comunica che “Messina possiede 3 centri di riferimento regionale (Epilessia, Malattie Rare di interesse neurologico, Disturbo da Deficit di Attenzione con Iperattività) e di servizi dedicati tra i quali neurologia neonatale-infantile, i disturbi cognitivi e del linguaggio, i disturbi psicopatologici e psichiatrici dell’infanzia e dell’adolescenza, le cefalee e sindromi correlate, rimane uno dei centri più attrattivi nel settore per il Meridione”. Con grande soddisfazione Gabriella Di Rosa ha affermato che “presso l’UOC di NPI si dedica particolare attenzione al Percorso Autismo “Il Brucaliffo”, dedito alla diagnosi e alla presa in carico dei pazienti nonché, all’attività del progetto regionale NIDA, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, per la creazione di una rete tra specialisti ospedalieri e del territorio che assicuri il processo di diagnosi precoce per tali disturbi”.
Fondamentale la collaborazione con le altre due Neuropsichiatria Infantile, quella del CNR diretta da Liliana Ruta e quella dell’Asp diretta da Santina Patanè. Un lavoro sinergico che investe sia la ricerca che il territorio così come fondamentale la collaborazione degli specialisti di diverse branche della Pediatria del Dipartimento Assistenziale Materno-Infantile.
Le prestazioni erogate dll’UOC di NPI ci comunica Gabriella Di Rosa, “includono la prima visita ambulatoriale (prenotazione tramite CUP secondo direttive aziendali con liste dedicate per fasce d’età per il Percorso Autismo) o le visite ambulatori di controllo, per i pazienti già in carico alla struttura con patologie complesse e/o connesse alle competenze dei Centri di Riferimento”. I pazienti con necessità di indagini diagnostiche ha proseguito la neuropsichiatra Di Rosa, “accedono ai DH/DS e/o al ricovero ordinario in reparto degenze, secondo programmazione differenziata a seconda della priorità clinica”.
Un dato significato è rappresentato dal numero di ricoveri in regime di degenza che annualmente vengono effettuati; la direttrice Di Rosa ha dichiarato che “sono circa 800 bambini/ragazzi che sono stati seguiti dalla struttura da lei diretta e, sempre nell’anno sono stati effettuate circa 10.000 visite ambulatoriali, circa 3.000 esami psicodiagnostici e neuropsicologici, e, oltre 3.000 esami elettroencefalografici”.
La soddisfazione più grande che si legge sul volto di Gabriella Di Rosa, al di là dei numeri e delle prestazioni effettuate dall’UOC da lei diretta, “riguarda la consapevolezza di svolgere un lavoro o meglio, una “missione” che contribuisce al benessere e allo sviluppo di bambini e delle famiglie che vengono aiutate a superare tutte le difficoltà legate alle condizioni dei loro figli oltre a fare la differenza nella vita proprio dei piccoli pazienti”.