Dopo Torino e Bari, Messina è la terza città metropolitana d’Italia a presentare il suo bilancio Popular Financial Reporting (POP), uno strumento che associa l’aspetto contabile con quello sociale; una comunicazione chiara che viene trasmesso ai cittadini per meglio far comprendere l’attività amministrativa, le iniziative, i servizi e i risultati ottenuti nell’interesse della cittadinanza.
L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, ha definito un piano d’azione programmatico e trasformativo, promosso a livello internazionale, per raggiungere lo sviluppo sostenibile in ogni regione e nazione del mondo. A tal fine è necessario un documento di esposizione di informazioni integrate tra pianificazione, programmazione ed esecuzione. Il POP viene redatto in modo chiaro affinché tenga in debita considerazione la comprensione dei dati per tutti i portatori di interesse maggiormente, i cittadini; il linguaggio infatti, è orientato principalmente ai non addetti ai lavori. Tiene conto delle caratteristiche demografiche della popolazione. Il POP permette una reale inclusione e accessibilità per soggetti che non hanno una competenza tecnica sia in termini economico-patrimoniali che associati a indicatori di sostenibilità.
Rispetto ai bilanci sociali il piano di diffusione è parte integrante della reportistica e non prevede solo l’utilizzo di canali istituzionali ma prevede una personalizzazione del piano rispetto al contesto.
Il sindaco Federico Basile insieme all’assessora Liana Cannata e all’assessore Roberto Cicala in collaborazione dell’equipe dell’Università degli Studi di Messina composta da Carmelo Marisca, Guido Noto, Nicola Rappazzo, Francesca De Domenico e Vincenzo Belfiore ha presentato il POP di Messina riferito all’anno 2023 realizzato seguendo le best practices.
Il Sindaco Federico Basile ha voluto sottolineare “quanto sia importante creare sinergia tra l’amministrazione e la cittadinanza in modo da confrontarsi con le loro proposte al fine di migliorare alcuni servizi e attività o implementarne alcuni che hanno riscosso un interesse maggiore”.
Anche l’assessore Roberto Cicala “ha voluto rimarcare l’utilità del bilancio POP che grazie anche al processo di informatizzazione dei servizi, rende la città più moderna, accessibile e inclusiva; un vero e proprio strumento innovativo, che prevede la partecipazione degli assessorati, in quanto debbono trasferire sul documento contabile i bisogni della cittadinanza”.
L’assessora Liana Cannata con delega anche alle pari opportunità, “ha parlato di accessibilità e inclusione; nel POP si guarda con attenzione alla cittadinanza in modo che nessuno rimanga escluso”. Particolare attenzione, ha concluso la Cannata “è rivolto ai giovani in modo da renderli partecipi della progettazione e dello sviluppo della città nel quale, loro avranno un ruolo di primo piano”.
Infine, Carmelo Marisca “ha dichiarato che il POP comunica alla cittadinanza l’operato dell’Amministrazione, trasmissione che viene fatta in maniera chiara”. I cittadini, ha proseguito Marisca “potranno trasferire le loro osservazione tramite i canali social in modo che l’amministrazione possa comprendere se il suo operato trova condivisone e apprezzamento”.
Durante l’incontro, il gruppo di lavoro dell’Università ha illustrato i contenuti del documento articolato in sei livelli fondamentali della vita quotidiana:
ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia e società; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero.