Ricordate l’incontro svoltosi nel febbraio scorso al comune di Capo d’Orlando, quando comune, Iacp di Messina ed Rfi programmarono il tavolo tecnico per la nuova rete di smaltimento delle acque nere degli immobili di via Lucio Piccolo? Ricordate che si parlò di un vecchio progetto da rimodulare, il cui costo si aggira sul milione di euro, per collegare, attraverso un sottopasso ferroviario, le fognature degli immobili Iacp all’impianto fognario comunale di via Piave? Ebbene da allora non si sa nulla sull’intervento risolutivo o forse qualcosa, chissà, è stato fatto, ma nessuno ha proceduto a informare quanto meno gli inquilini.
Sono state ripulite le fondazioni piene di liquami, sono state sistemate alcune griglie di filtraggio, che purtroppo si stanno rivelando insufficienti ed è stato installato il gruppo elettrogeno per attivare le pompe della stazione di sollevamento delle acque nere.
Noi siamo rimasti al 17 marzo, giorno in cui sono state riattivate le pompe di sollevamento e al 25 marzo quando sono state segnalate anche infiltrazioni d’acqua dal tetto e umidità negli appartamenti. E’ calato il silenzio sull’intervento dell’impianto di smaltimento a cascata, con il passaggio attraverso il sito di Rfi per raggiungere l’impianto fognario comunale di via Piave.
Da quel 20 febbraio, quando a Palazzo Europa ci fu il tavolo tecnico, sono passati 75 giorni.
Nessuna notizia ha avuto anche il legale del Sunia, l’avvocato Claudio Vallone, che rappresenta gli inquilini di via Lucio Piccolo; aveva richiesto un tavolo tecnico con Sunia, Iacp, Rfi e comune di Capo D’Orlando, per discutere anche l’iter progettuale del nuovo collegamento fognario verso via Piave.
Nemmeno l’avvocato Vallone, come gli inquilini, ha avuto risposte e verificato lo stallo, si è riservato di mettere in atto altre iniziative perché questa situazione si sblocchi a stretto giro.