lunedì, Dicembre 9, 2024

Truffe e reati fiscali, confiscati beni a due soggetti: coinvolto un noto professionista dei Nebrodi

dia caltanissetta confisca imprenditori Luca a Gela

Nelle ultime due settimane il Tribunale di Messina / Sezione Misure di Prevenzione ha adottato, su richiesta della Procura, due provvedimenti di confisca di beni illecitamente acquisiti, assicurando alle “Casse dello Stato” l’importo complessivo di oltre 12 milioni di Euro.

Nel primo caso, la Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito un provvedimento con cui è stato sottoposto a confisca di prevenzione l’ingente patrimonio di un noto professionista operante nell’area nebroidea coinvolto in molti procedimenti penali per truffa finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche reati fiscali, riciclaggio e autoriciclaggio.

Dagli atti giudiziari è emerso come l’uomo, sottoposto anche alla sorveglianza speciale di polizia per due anni con l’obbligo di soggiorno nel Comune di residenza o di dimora abituale, abbia “da sempre strumentalizzato la sua attività professionale per la costituzione di un sistema truffaldino fondato sull’utilizzo di schemi societari non corrispondenti al dato reale, attraverso il quale egli ha rivolto a suo vantaggio consistenti contributi di natura pubblica”, tra cui gli incentivi previsti a favore delle attività produttive delle aree depresse, “così realizzando un imponente arricchimento personale”.

La misura ablativa riguarda 9 imprese, operanti nel campo dell’assistenza fiscale, dell’assistenza agli anziani ed in quello immobiliare; 7 appartamenti; 1 fabbricato e 17 terreni situati nelle province di Messina e Palermo; nonché decine di rapporti finanziari per un valore complessivo di circa 12 milioni di euro.

L’altro decreto di confisca ha riguardato beni riconducibili ad un pregiudicato messinese, attualmente detenuto, il quale è stato sottoposto anche alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di polizia con obbligo di soggiorno. Il provvedimento scaturisce dagli accertamenti di carattere patrimoniale svolti dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Messina, che hanno consentito di documentare come l’uomo, coinvolto in passato in plurime vicende giudiziarie, avesse accumulato, nel tempo, un patrimonio risultato sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati da lui e dai suoi familiari.

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