sabato, Dicembre 14, 2024

Un anno dalla strage di Brandizzo. I familiari chiedono giustizia per Kevin Laganà – VIDEO

Kevin Laganà
Kevin Laganà

Un anno fa, nella notte tra il 30 e il 31 agosto, 5 operai furono travolti e uccisi mentre lavoravano sui binari, a Bradizzo (Torino), da un treno diretto al deposito e in viaggio a 160 chilometri all’ora. Una strage sul lavoro per cui l’inchiesta, coordinata dalla Procura di Ivrea, è ancora in corso, e sono numerose le persone e le società coinvolte nelle indagini. A oggi, sono 15 gli  indagati, tra cui quattro società. Investiti in pieno dal treno non avevano avuto scampo 5 operai Sigifer: Kevin Laganà, 22 anni, la vittima più giovane, Michael Zanera, Giuseppe Sorvillo, Giuseppe Aversa e Giuseppe Saverio Lombardo.

Kevin era nato a Messina, si era trasferito in Piemonte e viveva a Vercelli. Dopo aver finito la scuola aveva iniziato, nel 2019 e appena maggiorenne, a lavorare per la Sigifer di Borgo Vercelli che si occupa di armamento ferroviario in tutta Italia. Era molto legato alla famiglia, soprattutto al fratello Antonino e al padre Massimo, che ancora oggi cercano verità e giustizia per quanto accaduto al 22enne.

L’indagine della Procura, guidata dal procuratore capo Gabriella Viglione e dall’aggiunto Valentina Bossi, è stata avviata subito dopo l’incidente. Da allora, migliaia di documenti, protocolli di sicurezza e testimonianze di operai ed ex dipendenti delle aziende coinvolte sono stati raccolti e sono al vaglio degli inquirenti. Fin da subito è emerso che gli operai avevano aperto il cantiere prima che venisse data l’autorizzazione ufficiale e che la linea fosse bloccata.

Sotto accusa finì il capo scorta di Rfi, Antonio Massa, che avrebbe dato il via libera alle operazioni nonostante la dirigente di movimento di Rfi, Vincenza Repaci, gli avesse ripetutamente detto di aspettare a causa del passaggio di un treno in ritardo. Anche Andrea Girardi Gibin, il caposquadra Sigifer, l’azienda incaricata di effettuare i lavori di manutenzione, venne indagato. Entrambi devono rispondere di disastro ferroviario e omicidio con dolo eventuale. Ma come detto prima, sono 15 gli indagati per la strage: a chiedere giustizia e verità sono principalmente i parenti delle vittime. Come Antonino, fratello di Kevin che ha dichiarato di recente: “Non molleremo mai finché i responsabili della morte del mio fratellino e dei suoi colleghi operai non saranno assicurati alla giustizia”.

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