giovedì, Dicembre 12, 2024

Esplosione della fabbrica a Bordonaro, non ce l’ha fatta il titolare Giovanni Arigò

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Troppo gravi le ferite riportate nella terribile esplosione nella fabbrica di fuochi di famiglia a Bordinaro, avvenuta lo scorso 4 luglio.

Si é spento stanotte Giovanni Arigò, 42 anni, il più grave dei tre feriti del tremendo incidente che ha sconvolto la Città dello Stretto.

L’uomo è deceduto dopo una settimana di agonia al centro Grandi Ustionati di Genova, dove era stato trasferito in condizioni disperate da Messina.

Il 42enne stava lavorando in un laboratorio nella fabbrica di fuochi d’artificio di famiglia quando si è verificata l’esplosione, riportando rustioni sul 90% del corpo e traumi alla colonna vertebrale e alle gambe. Soccorso dai familiari, la madre e la sorella, anche loro rimaste ferite, ma in modo meno grave, era stato subito portato al Policlinico, dove era stato stabilizzato e poi trasferito a Genova, con un volo militare nella speranza di poterlo salvare. Lutto e dolore a Messina, per l’immane tragedia.

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