giovedì, Dicembre 12, 2024

Il corso BLSD organizzato dal Rotary club di Patti terre del Tindari

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In un momento in cui gli appassionati della naja vorrebbero il ripristino del servizio militare, il corso BLSD, organizzato sabato scorso nella sala Giulio Regeni del Consorzio Intercomunale Tindari Nebrodi di Patti, ci ha riportato all’essenzialità ed importanza di salvare una vita, di comprendere, seppur da laici, termine utilizzato per differenziare i cittadini dai medici ed altri operatori sanitari, l’utilizzo del defibrillatore e di come si fa un massaggio cardiaco e la respirazione.

Un’intuizione davvero azzeccata degli organizzatori dell’evento, il Rotary club di Patti terre del Tindari – presieduto da Nuccio Portale con la designata governatrice del Rotary Lina Ricciardello – che si è avvalso della collaborazione dell’ente pattese presieduto da Vincenzo Princiotta Cariddi. Tra i più animati sostenitori del corso Filippo Tripoli, che è componente del consiglio di amministrazione del consorzio, delegato Rotary Fondation e responsabile del corso.

Un corso che è stato illuminante grazie soprattutto agli istruttori – Felice De Luca, Tindaro Impellizzeri, Maria Torre, Jenny Maio e Giulio Settimo Franchina, tutti rotariani, che, oltre a rispondere alle domande più disparate, hanno spiegato in teoria e poi in pratica quali sono i momenti in cui è determinante l’intervento per salvare la vita ad una persona, ad un bambino o ad un neonato.

Lo hanno chiamato il golden time cioè i primi cinque minuti in cui, pur presi probabilmente dal panico, si può riportare una persona dalla morte alla vita, olio di polso e massaggio cardiaco a go gò e respirazione bocca a bocca e poi via al defibrillatore in attesa della scarica, pregando che gli operatori sanitari, già allertati, arrivino il più presto possibile per prendere in mano la situazione.

Questi istruttori, a cui va il merito di essere stati esaustivi utilizzando un linguaggio semplice, hanno anche spiegato come in molte città americane, in ogni zona, in ogni quartiere, proliferino i defibrillatori, mentre da noi le proporzioni scendono miseramente e bisogna vedere se in quelli che sono a disposizione le batterie sono cariche, visto che vanno cambiate ogni due anni, mentre le placche sono monouso e dunque vanno cambiate di volta in volta.

Altro dato importante, pur nella sua semplicità: il numero da chiamare, in caso di emergenza, è il 112.

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