domenica, Dicembre 15, 2024

Palermo, violento pestaggio in centro per una lite in strada. 5 giovani raggiunti da misura cautelare

polizia palermo movida

Prima una testata al volto, poi, quando la vittima era a terra, il pestaggio con calci e pugni.

Un’aggressione brutale, avvenuta lo scorso 7 aprile a Palermo ai danni di due giovani, di cui uno ha subito lesioni gravi e permanenti e che ora vede 5 ragazzi indagati, con la grave accusa di lesioni aggravate in concorso. La Polizia di Stato, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo e della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo, ha eseguito oggi, due ordinanze di custodia cautelare, emesse dai Giudici per le Indagini Preliminari, rispettivamente presso il Tribunale ordinario di 2 misure cautelari degli arresti domiciliari con applicazione di dispositivo elettronico; e presso il Tribunale per i Minorenni, di 1 provvedimento di collocamento in comunità nei confronti di 3 indagati, 2 maggiorenni ed 1 minorenne.

Il provvedimento, eseguito dalla locale Squadra Mobile, Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso” – “Falchi”, scaturisce dalle attività d’indagine avviate a seguito della violenta aggressione, maturata a causa di un diverbio di natura stradale lungo le strade di Palermo, luoghi rinomati della movida cittadina, in pregiudizio di 2 ragazzi maggiorenni.

Secondo quanto ricostruito, con improvvisa e cruenta brutalità, uno degli aggressori avrebbe colpito una delle due parti offese con una testata al viso e successivamente, dopo che la vittima è caduta al suolo, gli altri indagati l’avrebbero aggredita con calci e pugni in più parti del corpo.

La vittima ha subito delle lesioni giudicate guaribili in 50 giorni riportando un politrauma facciale con frattura e diplopia all’occhio destro, per il quale è stata sottoposta ad intervento chirurgico di riduzione e sintesi delle ossa coinvolte, cagionandogli, pertanto, l’indebolimento permanente di un organo.

Le progressioni investigative, avviate nell’immediatezza attraverso l’ausilio delle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza, siti nei luoghi dell’aggressione, hanno consentito di identificare i componenti del gruppo criminale, nonché di acquisire concreti elementi di colpevolezza a loro carico.

Le identificazioni effettuate dai poliziotti sono sono state successivamente corroborate dalle individuazioni fotografiche eseguite dalle persone offese e sono risultate in perfetta corrispondenza anche con quanto riscontrato dagli accertamenti compiuti sui profili social degli appartenenti al gruppo.

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