giovedì, Dicembre 12, 2024

Patti: “Sussiste il rischio di perdere i fondi regionali già stanziati per il progetto di valorizzazione turistica di Tindari?” Interrogazione della minoranza

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Il progetto di valorizzazione turistica dell’area archeologica di Tindari attraverso la riqualificazione degli spazi di accesso, di sosta e la sistemazione della sentieristica, finanziato dalla Regione per 1.700.00,00 euro è l’oggetto di un’interrogazione rivolta al sindaco di Patti, Gianluca Bonsignore, all’assessore ai lavori pubblici Salvatore Sidoti e al presidente del consiglio comunale Giacomo Prinzi. 

Dopo l’iniziativa del consigliere comunale Mauro Aquino, che, nel corso di una diretta Facebook, domenica scorsa, aveva discusso di questo intervento, ora lo stesso ex sindaco con i consiglieri di minoranza Giorgio Cangemi, Antonina Costanzo e Maria Pollicita a rifarsi sotto con un atto ispettivo.

Aquino aveva cercato di comprendere se il comune avesse presentato il progetto esecutivo, in modo da sfruttare questa opportunità, nella consapevolezza che la Regione, il 4 marzo scorso, aveva inviato una nota di sollecito, in modo che il comune si attivasse per sfruttare queste risorse.

Tutto questo ora è stato inserito nell’atto ispettivo.

Il progetto fu finanziato dal Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, per l’importo di €. 1.700.332,00, a valere sul POC 2014/2020 Asse 4. Si tratta di un progetto di livello definitivo.

Prevede la riqualificazione del Parcheggio degli Ulivi, con la realizzazione dei servizi igienici e lo spostamento dei box commerciali attualmente collocati lungo la via Monsignor Pullano, la realizzazione di un sentiero che da Villa Amato, lungo le mura ciclopiche, attraverso la Porta a Tenaglia giunge fino al Teatro Greco e la riqualificazione della ex scuola elementare e delle aree circostanti.

Al comune c’è anche un altro progetto di livello esecutivo, complementare a questo e già inserito nella medesima linea di finanziamento, da finanziare e realizzare successivamente ed in dipendenza del completamento dell’intervento in parola, che prevede la riqualificazione di piazza Quasimodo.

E’ ovvio che la realizzazione di questi interventi cambierebbe notevolmente il volto di Tindari e rappresentano una occasione unica ed imperdibile di miglioramento e diversificazione dell’offerta turistica del territorio.

La Regione, con nota arrivata al comune di Patti il 4 marzo scorso, evidenziò che non era ancora pervenuta “nessuna documentazione relativa all’attivazione delle procedure di evidenza pubblica previste dalla normativa vigente, nel rispetto dei tempi indicati dal Disciplinare allora sottoscritto con questo Dipartimento per l’attuazione dell’operazione”, per cui richiedeva di trasmettere, entro cinque giorni, la documentazione attestante l’avvio del progetto o l’eventuale rinuncia al finanziamento dello stesso, pena la revoca del contributo finanziario concesso.

Non pare che la superiore nota sia stata riscontrata dal Comune di Patti, è scritto ancora nell’atto ispettivo, cosicché appare reale il rischio che si concretizzi la minacciata revoca del finanziamento e che tale revoca comprometterebbe irrimediabilmente anche la possibilità di ottenere il finanziamento della riqualificazione di Piazza Quasimodo.

Da qui i consiglieri hanno chiesto a che punto si trova l’iter di realizzazione dell’intervento di cui in premessa ed, in particolare, se sia già stato redatto ed approvato, tanto in linea tecnica che amministrativa, il relativo progetto esecutivo.

Poi se sia stata riscontrata o meno la nota della Regione o in caso di risposta negativa, per quale ragione.

Se è intendimento dell’Amministrazione avviare immediatamente un’interlocuzione con il Dipartimento Regionale citato al fine di scongiurare la minacciata revoca del finanziamento e infine in che tempi si pensa di dare corso alle procedure di evidenza pubblica per l’affidamento e l’esecuzione dei lavori.

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