venerdì, Dicembre 13, 2024

Mazzarrà Sant’Andrea: paur sul polo dei rifiuti, udienza al Tar il 12 settembre

discarica mazzarrà

I giudici della seconda sezione del Tar di Catania hanno fissato al 12 settembre prossimo l’udienza di merito della vicenda relativa al polo dei rifiuti di Mazzarrà Sant’Andrea, in cui sono contrapposti la Srr Messina Provincia, rappresentata dall’avvocato Fulvio Cintioli e gli assessorati regionali territorio e ambiente ed energia e servizi di pubblica utilità.

Il ricorso è stato presentato anche nei confronti del comune di Furnari, rappresentato dagli avvocati Guido Barbaro e Salvatore Librizzi, del comune di Mazzarrà Sant’Andrea, l’assessorato regionale della salute, Arpa Sicilia e Asja Ambiente Italia spa con l’intervento di Biowaste CH4 Mazzarrà srl, rappresentata dagli avvocati Sergio De Giorgi e Andrea Sticchi Damiani.

Nel ricorso si chiede l’annullamento del decreto dell’assessore regionale territorio e ambiente dell’l febbraio scorso di diniego del Paur – provvedimento autorizzatorio unico ambientale. La Srr aveva chiesto in un primo momento anche la sospensiva, ma poi ha deciso di rinunciare; da qui la cancellazione della causa dal ruolo e la fissazione del merito al 12 settembre prossimo.

Sarà dibattuta nel febbraio del prossimo anno invece la vicenda per la quale è stato negato il contributo richiesto per la delocalizzazione dell’immobile privato, interessato dagli eventi alluvionali verificatisi dell’11 al 17 febbraio 2010 a San Fratello.

Così hanno disposto i giudici della quarta sezione del Tar di Catania sul ricorso prospettato da due privati, rappresentati dall’avvocato Giampiero De Luca contro la Presidenza della Regione Siciliana ed il Dipartimento regionale della protezione civile.

Hanno chiesto l’annullamento della determina del dipartimento della protezione civile della regione Siciliana del 21 dicembre 2023, con la quale fu rigettata la richiesta del contributo per la delocalizzazione del loro immobile.

L’udienza di merito è stata fissata per febbraio 2025, evidenziando come da un lato si tratta di un giudizio incardinato quest’anno, preceduto anche da altri due giudizi decisi con sentenze del Tar di Catania riformate poi dal Cga.

Facebook
Twitter
WhatsApp