giovedì, Maggio 2, 2024

Gara per il “lavanolo” nelle strutture sanitarie dell’Asp Messina, il Tar sospende l’aggiudicazione dell’appalto

ASP Messina
ASP Messina

E’ stata accolta la richiesta di sospensiva proposta dalla “Lavalux srl”, che ha contestato l’aggiudicazione della procedura di gara in unico lotto per il servizio di lavanolo in favore dei presidi ospedalieri ed extraospedalieri dell’Asp di Messina.

Così l’ordinanza dei giudici della terza sezione del Tar di Catania. Lavalux, rappresentata dall’avvocato Antonio Saitta, si era opposta all’Asp di Messina, rappresentata dall’avvocato Candeloro Nania, chiedendo l’annullamento, previa sospensiva del provvedimento di aggiudicazione del 21 febbraio scorso con cui il servizio di lavanolo fu aggiudicato alla “Impremed spa”, rappresentata dall’avvocato Valerio Zimatore.

Il servizio di lavanolo riguarda  gli ospedali di Milazzo, Lipari, Barcellona Pozzo di Gotto, Patti, Sant’ Agata Militello, Mistretta e Taormina e i presidi sanitari extra ospedalieri del dipartimento di salute mentale e fu aggiudicato per l’importo di oltre 1.660.000,00 euro.

Il Tar, nel valutare la richiesta di sospensiva, ha ribadito come appaia meritevole di prevalenza quello connesso alla posizione della società ricorrente, tenuto conto della natura del servizio oggetto della procedura di gara e che il ricorso presenti possibili profili di fondatezza con specifico sul punto con il quale fu censurata la mancata attivazione da parte della stazione appaltante della verifica facoltativa di anomalia dell’offerta presentata dalla società aggiudicataria.

Per questi ed altri motivi, il Tar ha accolto la richiesta di sospensiva del provvedimento di aggiudicazione della gara, fissando al 29 maggio prossimo la trattazione di merito.

Per un’altra vicenda giudiziaria il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, accogliendo il ricorso della Cisl Funzione pubblica, ha accertato la natura antisindacale della condotta, con la quale il comune del Longano aveva omesso di avviare le trattative per la stipulazione della contrattazione integrativa per gli anni dal 2018 al 2022 ed ha impedito la prosecuzione delle trattative per l’anno 2023.

Il tribunale ha ordinato inoltre al comune di avviare o riaprire le trattative finalizzate alla stipulazione in via definitiva del contratto collettivo integrativo per gli anni dal 2018 al 2023, improntando la propria condotta nelle relazioni sindacali ai principi di buona fede e leale collaborazione.

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