domenica, Dicembre 15, 2024

Furnari – Operazione “Torrente”, la sentenza in Appello. Quattro condanne e un’assoluzione

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Si è tenuta ieri a Messina la sentenza della Corte d’Appello dell’operazione antimafia “Torrente”, risalente al 5 novembre 2010. Secondo l’accusa avrebbe rivelato il condizionamento mafioso esercitato dal clan dei “Mazzarroti” sulle elezioni amministrative del 2007 a Furnari.

Rispetto al primo grado di giudizio, tenutosi a Barcellona nel 2021, ci sono state 4 condanne (una confermata e tre ridotte) e un’assoluzione.

Quest’ultima riguarda l’imprenditore Roberto Munafò, che in primo grado era stato condannato a 7 anni di reclusione. Confermata la condanna a 7 anni e 7 mesi per l’ex sindaco di Furnari Salvatore Lopes.

Passa da 4 a 3 anni di reclusione Tindaro Calabrese, da 10 anni a 8 l’imprenditore Leonardo Arcidiacono, mentre mini-sconto a Sebastiano Placido Geraci da 8 a 7 anni e 6 mesi. Per Carmelo Bisognano invece il tribunale ha dichiarato di non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Era stato condannato a 3 anni.

Si tratta del processo scaturito dalle indagini intraprese nel 2008 a seguito dell’operazione Vivaio e che poi, il 5 novembre 2010, sfociarono nell’operazione antimafia “Torrente” che avrebbe svelato un presunto condizionamento mafioso esercitato dal clan dei “Mazzarroti” sulle elezioni amministrative del 2007 a Furnari. Pressioni che secondo l’accusa sarebbero state esercitate in cambio dell’esecuzione di piccoli lavori di pronto intervento a seguito dell’emergenza scaturita dall’alluvione che aveva colpito la zona. L’operazione, infatti, fu poi portata a termine con gli arresti effettuati all’alba del 5 novembre 2010 dai carabinieri del Ros. Arresti avvenuti tra Furnari e Mazzarrà.

Il collegio di difesa è stato composto dagli avvocati Adriana La Manna, Pinuccio Calabrò, Tino Celi, Fabio Repici e Massimo Spitaleri.

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