giovedì, Dicembre 12, 2024

Democrazia Partecipata: segnalati in positivo comuni di San Fratello e Condrò e poi di Torregrotta, Torrenova e Venetico

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Sono circa 50 i Comuni siciliani che nel 2023 hanno attivato il processo di democrazia partecipata ma non lo hanno portato a conclusione. Hanno cioè pubblicato l’avviso, con cui si “inaugura” l’iter, ma non sono andati avanti e, pertanto, non hanno assegnato i finanziamenti dedicati.

Allo stesso tempo ci sono comuni che invece sono già partiti per il processo di democrazia partecipata del 2024. In sei, anzi, hanno già completato le procedure con tanto di assegnazione delle risorse. In provincia di Messina si segnalano i comuni di San Fratello e Condrò.

In tutti, però, si registrano pochi progetti presentati. E manca la fase della votazione da parte dei cittadini, obbligatoria per legge.

Una quindicina, infine, i comuni che hanno già pubblicato l’avviso per quest’anno e si stanno predisponendo alle altre fasi dell’iter. Tra questi in provincia di Messina ci sono Torregrotta, Torrenova e Venetico.

In alcuni di questi comuni però i cittadini non possono presentare progetti ma solo scegliere l’area tematica a cui saranno dedicati i fondi disponibili, in altri non possono votare i progetti che preferiscono perché la scelta resta in capo all’amministrazione.

«I casi in cui viene eliminata una fase fondamentale della partecipazione, che sia la presentazione di proposte o la votazione, così come i casi di ritardi o di processi “incompiuti” – sottolinea il team del progetto di monitoraggio civico “Spendiamoli Insieme” – ci confermano della necessità di un miglioramento e di un rafforzamento della normativa regionale sulla democrazia partecipata e, dunque, dell’importanza di “Scriviamola Insieme”, la nostra raccolta di firme per la co-progettazione di una nuova legge che permetta ai comuni di utilizzare in modo semplice, efficace e realmente partecipativo i fondi destinati».

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