domenica, Dicembre 15, 2024

Torrenova, Regione su esposto Legambiente su lungomare: sanatoria amministrativa da fare; “incompetente” su ordinanza per viabilità

lungomare foto 28.08.22 rid

Nuovo atto dell’ormai atavico scontro tra amministrazione comunale targata Castrovinci e Legambiente Nebrodi sul lungomare di Torrenova. Il dipartimento dell’Urbanistica dell’Assessorato regionale territorio e ambiente ha infatti notificato lo scorso 17 gennaio la propria decisione, a firma del dirigente Calogero Beringheli, sull’esposto presentato dall’associazione ambientalista che lamentava un presunto cambio di destinazione d’uso della strada, disposto con ordinanza 83 del 22 settembre 2022.

L’atto sarebbe stato in contrasto sia con l’articolo 15 della legge regionale 78/76 che vieta la realizzazione di opere opere nella fascia compresa nei 150 metri dalla battigia, ad eccezione di quelle finalizzate alla fruizione del mare, sia dei decreti assessoriali 104 del 2015 e 17 del 2016 che stabilivano la deroga a questa norma per realizzare il lungomare come pista ciclo-pedonale, e che secondo Legambiente, erano a loro volta da annullare in autotutela.

Il dipartimento ha stabilito che, in effetto, la strada è stata costruita per 12 metri di larghezza, anziché gli 8 previsti nel decreto di deroga, ma che trattandosi di un’opera di pubblica ultilità e realizzata con fondi pubblici, ritiene fondate le ragioni del comune tenendo conto dei pareri e del nulla osta a corredo del progetto. I due decreti non saranno revocati in autotutela. Il comune dovrà, invece, procedere a sanatoria amministrativa, avendo disatteso il decreto che autorizzava una larghezza di 8 metri, finalizzandola alla mobilità ciclo-pedonale. Per quanto attiene, invece, l’ordinanza sindacale, con cui era autorizzato in via ordinaria il passaggio dei veicoli, in determinate fasce orarie il dipartimento si dichiara incompetente.

Soddisfatto il primo cittadino Salvatore Castrovinci dato che, dopo un’ampia e approfondita istruttoria, nell’ambito della quale sono risultate conducenti le deduzioni fornite dal Comune, quella che doveva rappresentare un’opera da distruggere e demolire sarà, invece, un’infrastruttura destinata a durare almeno per i prossimi cento anni.

Legambiente Nebrodi via social asserisce “Come Legambiente non avevamo chiesto né auspicato alcuna demolizione dell’opera ma semplicemente che fosse ripristinato il rispetto della normativa urbanistica e la sua destinazione d’uso a pista ciclo-pedonale. L’Assessorato ha rilevato la sua incompetenza ad esprimere valutazioni sull’Ordinanza che, a nostro giudizio, dovrà essere rivalutata dallo stesso Sindaco emanante per ricondurre la strada all’uso per il quale è stata autorizzata e cioè: mobilità ciclo-pedonale.”

Vedremo ora se il primo cittadino valuterà o meno l’idea di revocare o rivedere l’ordinanza della discordia.

 

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