lunedì, Aprile 29, 2024

Patti, tra il ricordo e le emozioni la 14^ edizione del concorso “Ricordando Rossella e Massimo”

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E’ stata una giornata di ricordo e di intensa emozione quella vissuta nella sala conferenza di Piazza Sciacca in occasione della cerimonia di premiazione della 14^ edizione del concorso “Ricordando Rossella e Massimo”, riservato alle scuole di ogni ordine e grado, “chiamate” a realizzare una coreografia sul tema del dono, promosso e organizzato dall’Istituto Comprensivo “Pirandello”.

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Come sempre, si sono mescolati i sentimenti che hanno fortemente legato a Rossella, docente di educazione fisica, prematuramente scomparsa il 14 dicembre 2009 per un aneurisma cerebrale, che ha “dato la vita”, con la donazione degli organi, a quattro persone, e al marito Massimo Busco (nella foto sopra i loro due figli), che, dopo essere stato una delle anime del concorso, assieme all’infaticabile professoressa Mariella Scardino, ed aver ricevuto un cuore nuovo, è stato “portato via” il 13 aprile 2022 dal covid, e la riflessione sull’immenso valore del dono.

Su tale aspetto, nel corso dell’incontro moderato dal professore Nicola Arrigo si sono soffermati, negli interventi introduttivi, la dirigente dell’istituto comprensivo “Pirandello”, professoressa Clotilde Graziano, il sindaco Gianluca Bonsignore, l’assessore comunale alla pubblica istruzione Federico Impalà e Simone e Matteo Busco, figli di Rossella e Massimo, con un video messaggio.

Tutti hanno rimarcato che “il dono è un atto di civiltà che arricchisce chi dà più ancora di chi riceve”, per cui “è fondamentale un’opera di sensibilizzazione al dono, scegliendo, ad esempio, di diventare donatore esplicitando la propria volontà anche nel documento di identità”.

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La dottoressa Annalisa Arrigo, dirigente medico anestesia e rianimazione dell’ospedale “Barone Romeo” di Patti e referente del centro regionale trapianti per la donazione di organi e tessuti, si è soffermata su cosa sia il trapianto, su cosa comporti per il trapiantato e cosa lo stesso potrà fare “vale a dire una vita normalissima”, su chi è il donatore e su come diventarlo, sul procedimento per l’espianto e il trapianto.

Ha portato la propria esperienza personale di diversi prelievi d’organi e di cornee effettuate al “Barone Romeo” ed ha evidenziato che ”non è facile, nel momento del dolore immenso che si prova per la perdita di una persona cara, far capire l’importanza del trapianto”.

Per questo ha specificato che si tratta dell’”unione di due coraggi: di chi dona la vita e di chi la riceve” ed ha esortato a diffondere “la cultura della donazione, parlandone in famiglia, tra amici, nei vari ambienti di vita, perché si tratta di un diritto e di un gesto d’amore”.

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C’è più gioia nel dare che nel ricevere” – ha rimarcato, citando gli Atti degli Apostoli, don Enzo Smriglio, parroco della comunità “San Benedetto il Moro” di Acquedolci e per venti anni arciprete della Basilica Cattedrale “San Bartolomeo” di Patti.

“La vita – ha proseguito – è un dono e bisogna viverla responsabilmente e non farne una collezione di…prese, perché il verbo prendere è cugino del verbo pretendere. Chi prende e pretende sempre dimentica una parola che, purtroppo, oggi sta andando in disuso: grazie” ”Il dono – ha concluso – non deve essere un pensiero una volta l’anno, ma deve diventare stile di vita”.

Antonio Rizzo, di Gualtieri Sicaminò, che è stato ispettore di Polizia (per quattro anni in servizio anche al Commissariato di Patti), ha portato la propria esperienza di trapiantato. “Sono – ha rimarcato – fortunatissimo. Per me è stata un’esperienza devastante essere attaccato a casa ad una macchina, che odiavo e non accettavo, perché i miei reni non funzionavano più. Sono stato trapiantato tre volte: la prima ho rischiato di morire perchè è andato male l’innesto, la seconda volta l’organo trapiantato è… è durato dieci anni e, quindi, ho ricevuto un terzo trapianto. In pratica, un secondo miracolo della vita”.

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Miracolo della vita” a cui ha…collaborato anche Alba Munafò, morta in un incidente sull’A20, a soli 21 anni, il 7 febbraio 2009, che ha, appunto, donato gli organi. “Nel momento della morte – ha affermato il papà Maurizio – il dolore è talmente forte che è difficile pensare a dare speranza di vita a qualcun altro e non è per niente facile decidere”. Ha, quindi, raccontato dell’incontro con chi ha ricevuto il cuore di Alba: “Ho visto mia figlia continuare a vivere in chi era davanti a me, come se la vìta avesse raggirato la morte”.

blankLa manifestazione si è aperta con una “toccante” coreografia, proposta da alcune alunne della scuola secondaria di primo grado dell’IC “Pirandello” (Alessia Calarco, Miriam Pinto, Stefania Rantuccio, Chiara Maccagnano, Elisa Natoli, Gaia Calamoneri, Elisabetta Aliberto e Julieth Zaldivar), sulla corona sonora di “Nuovo Cinema Paradiso” suonato al violino da Giada Lapa, con la canzone “Se” di Andrea Bocelli eseguita da Matilde Presti, coordinate dalle docenti Cristina Rottino e Mariella Scardino.

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Per la Scuola Primaria il premio è andato alle classi V A e V B del plesso “Milici” dell’IC “Pirandello”, coordinate dall’insegnante Valeria Alesci; per la Scuola Secondaria di Primo Grado ex aequo, all’Istituto Comprensivo Asti 1 (referente la docente Manuela Durnate, alunne protagoniste Vanessa Stabile e Noemi Filizzola) e all’Istituto Comprensivo Primo di Milazzo (referente la docente Maria Grazia Caliri); una menzione speciale è andata all’IC “Rita Levi Montalcini” di San Piero Patti; per la Scuola Secondaria di Secondo Grado l’IIS “Borghese Faranda” di Patti (alunne Marta Forti e Chiara Chiofalo, coordinate dalle docenti Antonella Ficarra e Giovanna Pintaudi).

E’ stata davvero una bella manifestazione – commenta la dirigente Graziano – perché gli alunni, con le coreografie, hanno espresso emozioni e, quindi, sono stati più coinvolgenti e capaci di trasmettere meglio il messaggio”.

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