martedì, Novembre 5, 2024

Dramma a Villagrazia di Carini, 13enne si toglie la vita. Sulle motivazioni del gesto l’ombra del bullismo

Messina

Tragedia sabato sera a Villagrazia di Carini, nel palermitano, dove un 13enne si è tolto la vita mentre era in casa propria. Secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa il fatto sarebbe accaduto mentre i genitori non erano nell’abitazione e da una prima ricostruzione sarebbero stati proprio i genitori, al rientro in casa, a trovare il corpo del ragazzino che si è tolto la vita impiccandosi.

Sull’accaduto indagano i carabinieri della locale stazione che hanno raccolto le testimonianze dei genitori e hanno sequestrato i dispositivi elettronici da cui si spera di ricavare informazioni utili a capire cosa sia successo. Sembra che tra le ipotesi degli investigatori ci sia quella che il 13enne fosse vittima di bullismo. Un sospetto, a quanto pare, emerso dalle preoccupazioni manifestate nelle chat di alunni e genitori. Il ragazzo sarebbe stato deriso in più occasioni. Due i fascicoli aperti dalla procura per i minorenni e dalla procura ordinaria di Palermo per istigazione al suicidio.

Il tredicenne frequentava la scuola media Vittorio Emanuele Orlando di Palermo, dove oggi le lezioni e tutte e altre attività sono state sospese.

Le dichiarazioni del Presidente della Regione

«La tragedia dello studente tredicenne di Palermo che si è tolto la vita deve farci riflettere, ancora di più, su tutto ciò che la Regione può e deve fare per prevenire e contrastare i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo. Qualche settimana fa, proprio in attuazione di una nostra legge, abbiamo istituito un’apposita Consulta regionale con lo scopo di raccogliere informazioni sul bullismo e realizzare iniziative da mettere in campo, in un’ottica sinergica, assieme a tutti i soggetti pubblici coinvolti. Un percorso che mira alla tutela della crescita educativa, sociale e psicologica dei minori, proteggendo e sostenendo i soggetti più fragili». Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, esprimendo a titolo personale e dell’intera giunta la «sincera vicinanza alla famiglia del ragazzo, al personale scolastico, agli insegnanti e agli studenti».

 

«La Regione – prosegue il presidente – ha pure sposato e promosso il progetto pilota dell’Ufficio scolastico regionale per elaborare insieme azioni di contrasto al fenomeno, con l’obiettivo, tra gli altri, di predisporre un sistema di rilevazione e monitoraggio che accoglierà le segnalazioni provenienti dalle scuole o dai singoli cittadini e i cui risultati saranno presentati nei prossimi giorni. Sempre in questo contesto, all’interno del Piano strategico per il contrasto alla povertà educativa, di recente approvato dalla giunta, abbiamo previsto la creazione di specifici sportelli scolastici di ascolto e di azioni di prevenzione. Abbiamo il dovere – conclude Schifani – di accendere, insieme alla scuola, i riflettori su queste tematiche per fornire agli studenti gli strumenti più idonei per contrastare il fenomeno in modo efficace».
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