domenica, Dicembre 15, 2024

Barcellona P.G. – Ricordato il carabiniere Nicola Pino, ucciso nella strage di Orto Liuzzo del 14 agosto 1943

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E’ stato ricordato sabato 21 ottobre, il carabiniere Nicola Pino, ucciso nella strage di Orto Liuzzo del 14 agosto 1943. L’evento si è svolto presso l’auditorium Parco urbano “Maggiore La Rosa” a Barcellona Pozzo di Gotto.

A portare i saluti dall’amministrazione comunale è stata Angelita Pino, a seguire l’introduzione è stata fatta da: Tindaro Bellinvia (Presidente ANPI Barcellona PG) e Vito Raimondo (Responsabile Comunità di Sant’Egidio); a relazionare l’incontro sono stati: Pippo Martino (Presidente ANPI Provinciale Messina) e Giuseppe Restifo (Vicepresidente ANPI Provinciale Messina); una testimonianza è stata portata da Anna Benedetto e infine presente anche l’artista Laura Marchese, che nel corso del evento ha realizzato una tela omaggiata alla famiglia. 

Nicola Pino è stato trucidato il 14 agosto 1943 insieme ad altri quattro carabinieri e un civile, 80 anni fa. Una storia dimenticata, una memoria però viva nelle persone di Orto Liuzzo, Villafranca e dintorni. 

Nicola Pino era sposato aveva la moglie e 2 figli una bambina di 6 anni e uno piccolino.

Una testimonianza commuovente è quella della figlia del carabiniere Pino, ovvero Sebastiana, che ricorda benissimo il suo papà ucciso quando lei aveva soli 6 anni: lo ricorda come un papà dagli occhi e capelli castani, colui che se la portava dal tabacchiere per comprare tre alfa e colui che le faceva fare il volo, la prendeva fra le braccia e faceva il solletico al pancino con il naso.

Il papà era stato chiamato per prestare servizio alla chiamato stazione di Castanea, quando i carabinieri in servizio si accorgono che i tedeschi volevano saccheggiare una villa che era difesa da un civile. Si avvicinano, ma erano disarmati: i tedeschi allora li portano in una campagna vicino la strada statale e li fucilano. Si salva solo uno di loro, che si era finto morto, colui che 6 mesi dopo va a dare una testimonianza alla stazione del carabinieri di Castanea e dopo due anni va a Patti per una nuova testimonianza, testimonianze preziose per aiutare gli storici a ricostruire l’accaduto. 

Angela Serena Lo Conti 

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