venerdì, Maggio 17, 2024

La casa un diritto di tutte le persone: Hamid, da 40 anni in Italia, attende un alloggio dal 2021

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Che ogni cittadino abbia diritto ad avere un alloggio, è un principio che una società civile dovrebbe garantire. Certamente nella Costituzione questo principio non è chiaramente sancito; di diritto alla casa si comincia a parlare nel 1948 nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo emanata dall’ONU dove si afferma che “ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e, tra le cose necessarie, una abitazione (art. 25)”.

Purtroppo questo “diritto” è spesso negato ai più.  Nella città dello Stretto, nonostante l’amministrazione comunale stia attuando iniziative tendenti a cambiare un pressapochismo che aveva imperato per anni, e che aveva relegato la cittàagli ultimi posti nella classifica della vivibilità; nonostante l’attuale amministrazione stia mettendo in atto iniziative che possano contribuire ad elevare il tenore di vita dei cittadini, ci sono migliaia di persone che risiedono in abitazioni fatiscenti alcuni, rinchiusi nelle famigerate baracche. Tetto in lamiera o in amianto, pareti di cartone pressato, muffa ed umidità la fanno da padrone e prolificano malattie legate proprio a queste condizioni di vita disumana.

Riportiamo alla memoria il caso della Signora Santina Parisi morta in una baracca di Via Cuore di Gesù a Giostra per aver contratto la toxoplasmosi trasmessale dai topi che prolificavano in quella pseudo abitazione. Non vorremmo assistere a qualche altro caso di morte evitabile, prima che vengano adottati interventi risolutori. Stamani, a Palazzo Zanca abbiamo incontrato il sig. Hamid di nazionalità marocchina da oltre 40 vive nel nostro paese.

A seguito di un incidente, ha subito l’amputazione delle gambe che l’hanno costretto a vivere su una sedia a rotelle. Il Sig. Hamid è perfettamente inserito nella nostra città eusufruisce dei servizi messi a disposizione dalla Messina Social City. Nel 2021 ha presentato istanza per avere assegnato un alloggio in deroga alle disposizioni previste nel regolamento comunale considerate le sue condizioni fisiche.Quello che desidera è poter avere una abitazione priva di barriere architettoniche in quanto, muovendosi con la carrozzina, ogni piccolo ostacolo diventa un problema insormontabile da risolvere. Il dipartimento Politiche della casahariscontrato la domanda presentata da Hamid, proponendogli un appartamento nel rione Taormina ma, senza gli adeguati accorgimenti che permetterebbero ad un disabile grave di vivere autonomamente.

Naturalmente questo alloggio il sig. Hamid non poteva accettarlo, per questo motivo, continua a vivere in affitto, in un alloggio con diverse barriere architettoniche e, soprattutto con la presenza di muffa. La Legge n.13 del 1989 contiene le disposizioni del Ministro dei lavori pubblici per eliminare e le barriere architettoniche negli edifici pubblici, abitazioni private, locali privati aperti al pubblico, edilizia residenziale pubblica, sovvenzionata, o agevolata, e nei trasporti pubblici.La normativa, “non solo prevede l’adeguamento degli edifici preesistenti all’entrata in vigore della legge, ma riguarda anche la realizzazione di nuove opere che migliorino la qualità di vita dei disabili e degli invalidi”.Hamid, accompagnato dagli operatori della Messina Social City si è recato a Palazzo Zanca sperando di incontrare il Sindaco ed esporgli le ragioni che l’hanno portato a dover rinunciare all’alloggio di Rione Taormina.

Il sindaco Federico Basile ha ricevuto il sig. Hamid rassicurandolo del fatto che se lo desiderava, l’alloggio del Rione Taormina poteva essere adeguato ai suoi bisogni; i relativi costi per i lavori di ristrutturazione, sarebbero stati a carico dell’Amministrazione Comunale. Il compito degli organi d’informazione è quello di portare a conoscenza piccoli e grandi problemi che assillano i cittadini, spetta alle amministrazioni pubbliche adottare adeguati interventi che contribuiscano ad innalzare il livello di civiltà.

Salvo Saccà

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