giovedì, Dicembre 12, 2024

Incendi a Patti ed Oliveri: un vero bollettino di guerra. In fumo ettari di macchia mediterranea – VIDEO

incendio

Le zone collinari e montane di Patti a fuoco, disposta l’evacuazione dei residenti in questa parte del territorio. Fuoco e fumo sono ritornati dove avevano già provocato distruzione e morte nel 2007 e poi negli anni successivi, azzerando raccolti e uccidendo animali. Autostrada, linea ferrata e strada statale 113 off limits.

Un vero e proprio bollettino di guerra, la cronaca di una distruzione annunciata dal vento caldissimo che si è fatto sentire fin dalle prime ore del mattino. Fumo e soprattutto fuoco sono stati notati dalla zona industriale verso le montagne, Mortizzi, Moreri, Scala e anche il territorio di Tindari, tutte aree in cui non solo vi sono residenti, ma anche agriturismi e strutture ricettive di vario genere, soprattutto per l’agricoltura e l’allevamento. Il fumo è stato notato anche da molto lontano dal territorio di Patti e questo fa comprendere la complessità della situazione.

Il fuoco alimentato dal vento ha imperversato laddove era passato negli anni scorsi, spostandosi in ogni direzione, distruggendo alberi, colture, macchia mediterranea, lambendo anche abitazioni. Sul posto la polizia municipale, il commissariato di Patti, la compagnia dei carabinieri di Patti e la protezione civile. Il fronte del fuoco, spinto dal vento caldo, si è allargato sempre di più, spingendosi verso Scala di Patti, Tindari e Oliveri, passando facilmente, grazie al vento sul costone della strada statale 113 che da Oliveri permette di raggiungere Tindari.

Vista la situazione e l’urgenza, il sindaco Francesco Iarrera, dal primissimo pomeriggio, con il fuoco, che dalla montagna, stava indirizzandosi verso l’autostrada, dove ci sono anche due rifornimenti di carburante – ed uno di questi è stato interessato dal fuoco e avvolto dalle fiamme; verificata l’urgenza, il sindaco ha disposto l’evacuazione di tutte le abitazioni del paese verso il campo sportivo. Da Mongiove di Patti la statale 113 è stata chiusa, chiusa l’autostrada e la strada che dalla zona industriale permette di raggiungere le frazioni collinari e montane e quella attraverso la quale si può raggiungere Moreri, Scarpiglia, San Cosimo, Madoro e Masseria.

Chi oggi come nei giorni precedenti ha preferito viaggiare in treno, ha avuto il suo da fare, tra treni soppressi e ritardi. Emblematica la presenza di tanta gente in attesa alla stazione ferroviaria di Patti, a cui la Croce Rossa, che ha la sede aperta da pochi giorni proprio all’interno del sito ferroviario ed il comune di Patti ha fornito bottiglie d’acqua per ristorarsi. Esaustivo il quadrante delle partenze dei treni regionali ed intercity, con ritardi da 40 minuti e 3 ore e 50 e ovviamente treni cancellati.

Per il resto si segnala in positivo l’intervento del sindaco di Falcone Nino Genovese, degli assessori e tutti i consiglieri comunali, che, spontaneamente, nel momento in cui è sorte l’emergenza dovuta agli incendi, hanno assistito adeguatamente, presso strutture comunali, soprattutto quelle climatizzate, sia una parte dei cittadini di Oliveri, come anche gli automobilisti e le persone in attesa della riapertura dell’autostrada tra Falcone e Patti.

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