domenica, Dicembre 15, 2024

Messina – Sportello d’ascolto della CIGL per i lavoratori LGBTQ+

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Il Decreto Legislativo n. 216/2003 che recepisce la Direttiva Europea 2000/78, prevede il divieto di discriminazione sul posto di lavoro per le persone LGBTI. Una diversa applicazione di regole ma in situazioni diverse, aiutano a stabilire se il datore di lavoro adotta un atteggiamento discriminatorio nei confronti di persone che manifestano il loro orientamento sessuale. Quando poi, sono palesi molestie, clima offensivo, intimidatorio, è evidente lo scopo di violare la dignità della persona solo per il suo orientamento sessuale.

L’indagine condotta dall’Istat tra il 2020 ed il 2021, ha rivelato come per un omosessuale/bisessuale su cinque, il proprio orientamento sessuale ha influito negativamente su aspetti come retribuzione, avanzamenti di carriera e riconoscimento delle capacità professionali. Purtroppo, le discriminazioni non consentono opportunità, anzi, distruggono il talento umano che oggi diventa fondamentale per la crescita anche economica di tutti i paesi. Con amarezza dobbiamo constatare che ancora oggi 2023, dichiararsi omosessuale o bisessuale è motivo di discriminazione, di difficoltà e disagio.

Anche per questo motivo la CGIL ha messo a disposizione della comunità LGBTQIA+, un locale dove realizzare uno sportello di ascolto contro la discriminazione sul lavoro. Pietro Patti segretario generale della CGIL e Marcella Magistro segretario CGIL con delega alle politiche di genere, nel rinnegare qualsiasi forma di molestia e di discriminazione hanno parlato dell’esigenza di offrire un sostegno concreto a chi si trova in una condizione di disagio a causa della identità di genere e dell’orientamento sessuale. Lo sportello sarà aperto il martedì e il giovedì e, oltre l’ascolto e il dialogo, offrirà consulenza ed assistenza legale, psicologica e psicoterapeutica e sindacale.

Particolarmente soddisfatto Rosario Duca responsabile dell’Arcigay Messina perché finalmente la comunità LGBTQIA+ avrà un luogo dove trovare assistenza e collaborazione professionale elementi fondamentali per garantire pari opportunità.

Salvo Saccà

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