domenica, Dicembre 15, 2024

Capo d’Orlando – Domenica 14 maggio in piazza Matteotti torna l’Azalea della Ricerca

1683637328571_airc

I volontari dell’AIRC (Associazione italiana per la ricerca sul cancro) tornano nelle piazze italiane domenica 14 maggio, in occasione della festa della mamma, con l’Azalea della Ricerca.

I volontari saranno presenti anche a Capo d’Orlando, in Piazza Matteotti, a partire dalle ore 9.00, per distribuire l’Azalea della Ricerca a fronte di una donazione di 18 euro.

Insieme alla pianta verrà consegnata una guida con informazioni sulla prevenzione nelle varie fasce d’età. In 39 anni, l’iniziativa ha permesso di raccogliere oltre 290milioni di euro.

È possibile fare una sorpresa alla mamma anche ordinando l’azalea su Amazon.

Lo scorso anno nel nostro Paese sono stati diagnosticati oltre 185.000 nuovi casi di tumore nella popolazione femminile, circa 10.000 in più rispetto al 2019, l’anno che precedette lo scoppio della pandemia. Più frequenti – informa il sito di Airc – sono stati i tumori alla mammella (55.700); al colon-retto (20.100); al polmone (14.600); all’utero (10.200). La diagnosi precoce insieme alla prevenzione e allo sviluppo di nuove terapie oncologiche sta contribuendo tuttavia ad aumentare sensibilmente la possibilità di sopravvivenza.

Gli screening, proposti gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale per alcune patologie e ad alcune fasce della popolazione, consentono di individuare lesioni precancerose oppure la presenza di un tumore quando è ancora allo stadio iniziale, ma l’adesione in Italia è ancora troppo bassa, secondo l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom).

Insieme agli screening, la principale alleata delle pazienti è la ricerca. Negli ultimi anni la sopravvivenza delle donne a 5 anni dalla diagnosi di cancro ha raggiunto il 65% grazie agli importanti risultati ottenuti dagli studiosi. Alberto Bardelli, Direttore Scientifico di Ifom, l’istituto di oncologia molecolare di Fondazione Airc, con il suo gruppo di ricerca ha recentemente individuato attraverso studi preclinici una strategia terapeutica che potrebbe rendere sensibili all’immunoterapia i tumori del colon in fase metastatica, che nel 95% dei casi non rispondono a questo tipo di trattamento.

Facebook
Twitter
WhatsApp