sabato, Dicembre 14, 2024

Gioiosa Marea, a breve l’autopsia sui corpi dei due coniugi trovati morti in casa

foto gioiosa morto

Sarà conferito tra oggi e lunedì l’incarico per eseguire l’autopsia sui corpi di Tindaro Molica Nardo e Maria Febronia Buttò, marito e moglie, trovati morti ieri mattina da un parente della coppia nella loro abitazione, un appartamento al primo piano in uno stabile di Via Casani a Gioiosa Marea.

I due sono stati trovati in una pozza di sangue, in cucina. Una tragedia che ha sconvolto la comunità di Gioiosa Marea, poco meno di 7.000 abitanti, dove tutti conoscono tutti. Tindaro Molica Nardo, 65 anni ex finanziere in pensione e la moglie, Maria Febronia Buttò, che tutti chiamavano col diminutivo “Bonina”, 59 anni, cuoca in una nota struttura ricettiva del posto erano una coppia normale, “persone cordiali e tranquille” dicono i vicini di casa, sotto shock per l’accaduto.

Una morte cruenta, per entrambi, causata da ferite da arma da taglio. Un solo fendente per la donna, al petto; diverse ferite, invece, sul corpo dell’uomo. All’interno dell’abitazione è stato trovato un coltello, sporco di sangue, che potrebbe essere l’arma utilizzata. Su quanto accaduto indagano i carabinieri della compagnia di Patti, coordinati dal tenente colonnello Salvatore Pascariello. I rilievi sono stati effettuati dagli specialisti del RIS di Messina. Sul posto ieri il Procuratore Capo della Procura di Patti, Angelo Vittorio Cavallo e il sostituto Federica Urban. L’ipotesi più accreditata, al momento, è che possa trattarsi di un omicidio-suicidio. Gli investigatori, che hanno scandagliato l’appartamento da cima a fondo e controllato tutti gli ingressi, scavano nella vita della coppia, alla ricerca del movente. Pare che tra i due potrebbero esserci stati contrasti coniugali.

Nel primo pomeriggio di ieri le salme dei due coniugi sono state trasferite al Policlinico di Messina, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Sarà l’esame autoptico a stabilire le esatte modalità della loro morte. L’appartamento è stato sequestrato.

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