venerdì, Maggio 3, 2024

Sfruttamento del lavoro, ai domiciliari imprenditore di Belpasso

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E’ finito ai domiciliari un imprenditore agricolo 42enne di Belpasso, nel catanese, arrestato questa mattina dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Catania, supportati dai militari della Compagnia Carabinieri di Paternò e Sciacca, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale etneo, su richiesta della locale Procura.

L’uomo, titolare di una azienda agricola è indagato per sfruttamento del lavoro e reati in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro in danno dei propri dipendenti in concorso ad altro soggetto di nazionalità marocchina di 45 anni, che da anni soggiorna nel territorio di Paternò. Quest’ultimo è considerato dagli investigatori un vero e proprio “caporale”, intermediario tra il datore di lavoro e i lavoratori dipendenti, previo pagamento di denaro per le pratiche di emersione di extracomunitari privi di permesso di soggiorno in Italia.

Per gli inquirenti l’imprenditore avrebbe impiegato quattro dipendenti stranieri di nazionalità marocchina nella propria azienda agricola, in condizioni di sfruttamento, corrispondendo loro una retribuzione irrisoria (pari a solo 35 € giornaliere di cui € 5 in favore del caporale); inoltre avrebbe costretto i predetti lavoratori, a svolgere turni di lavoro estenuanti, senza il riconoscimento di ferie, riposi settimanali ed indennità accessorie e comunque in violazione di ogni regola in materia di sicurezza ed igiene sui luoghi di lavoro.

L’indagine è scaturita dalla denuncia di un cittadino marocchino dipendente dall’imprenditore, sostenuto dall’Organizzazione O.I.M. (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni) – Progetto DI.AGR.AMMI SUD, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il Reparto dell’Arma ha acquisito elementi idonei a verificare le modalità di impiego di manodopera e l’allestimento delle zone di concentramento di lavoratori nel settore della raccolta agrumicola.

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