domenica, Dicembre 1, 2024

Patti, assolto perché il fatto non sussiste 35enne accusato di maltrattamenti in famiglia

Tribunale Patti interno

Il tribunale di Patti, presidente Mario Samperi, a latere  Maria Luisa Gullino ed Edoardo Zantedeschi, ha assolto con formula piena un 35enne, originario di un comune dei Nebrodi dall’accusa di maltrattamenti in famiglia, con l’aggravante di aver commesso il fatto di fronte ad un minore.

I fatti, denunciati del 2020 dalla presunta vittima, giovane compagna dell’uomo fanno riferimento a diversi presunti episodi di maltrattamenti fisici, ingiurie e minacce. Secondo quanto riferito, il 35enne avrebbe vessato la ex compagna a causa della gelosia. L’uomo, difeso dall’avvocato Alessandro Pruiti Ciarello, su disposizione dell’autorità giudiziaria, era stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per qualche mese e successivamente, in accoglimento della richiesta del legale di fiducia, la misura è stata sostituita dal divieto di avvicinamento alla persona offesa. La ex compagna, invece, si era costituita parte civile nel processo. All’esito del procedimento innanzi alla corte pattese, il PM Andrea Apollonio aveva chiesto per l’imputato la condanna a 3 anni e 6 mesi di carcere. Il collegio giudicante, invece, lo scorso 18 gennaio ha pronunciato la sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste, dichiarando contestualmente la perdita di efficacia della misura applicata  – divieto di avvicinamento – all’imputato.

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