domenica, Dicembre 15, 2024

La protesta dei precari Covid a Messina, decine di professionisti lasciati a casa senza preavviso

Covid Sicilia

I lavoratori assunti per l’emergenza Covid19 a Messina nutrono un profondo senso di delusione e sfiducia. Decine di professionisti, assunti al tempo dell’emergenza, liquidati con una semplice PEC. Assistenti amministrativi, farmacisti, biologi, collaboratori ingegneri, educatori professionali e assistenti sociali, i cui contratti sarebbero dovuto essere prolungati almeno fino al 28 febbraio, come da legge regionale, mandati a casa senza preavviso.

Lo spiegano in una lettera amara, inviata alla nostra redazione.

“Vi ricordate il periodo in cui la paura governava l’istinto?
Vivere la quotidianità, dare un abbraccio, un bacio, vedere gli amici o i parenti rappresentava un rischio per noi e per gli altri condizionato dalla paura di portare a casa il nemico sconosciuto.

Da marzo 2021 assistenti amministrativi (Bando Polime), farmacisti, biologi, collaboratori ingegneri, educatori professionali e assistenti sociali hanno lavorato in prima linea e senza limitazioni nella gestione della campagna vaccinale della provincia di Messina. Tra le attività svolte vi sono istituzione e creazione degli Hub, somministrazione dei vaccini, gestione del personale sanitario e amministrativo, rifornimento e stoccaggio dei vaccini e dei dispositivi, esecuzione e esito dei tamponi, provvedimenti di isolamento, vaccini di prossimità, informazioni all’utenza, rilascio green pass, incontri di prevenzione nelle scuole e vaccinazione.

Conclusa la fase emergenziale, i professionisti non hanno mai abbassato la guardia e con grande spirito di responsabilità, sacrificio e dedizione hanno garantito tutte le attività svolte in precedenza avanzando inoltre proposte, soluzioni e idee che portassero alla istituzione di un metodo di lavoro conciliabile con le mansioni ordinarie (i livelli essenziali di assistenza).
Ad oggi, nonostante le direttive regionali e assessoriali n. 57/540 che prevedevano la proroga di tutti i contratti dei professionisti impiegati nell’emergenza Covid-19, l’Asp di Messina dapprima proroga tutti i contratti per poi in un secondo momento disattendere il riconoscimento di continuità solo ad alcuni.

Ciò che lascia interdetti sono le modalità con le quali l’Asp di Messina ha liquidato decine di professionisti, di cui si è servita nel periodo emergenziale come sopra specificato, tramite una semplice Pec e dopo aver dato la certezza di una continuità discriminando delle categorie piuttosto di altre e operando senza alcun criterio.

In una delle ultime conferenze stampa in cui hanno partecipato i vertici dell’Azienda Sanitaria Provinciale 5 sono state spese parole concrete sul fatto che la professionalità acquisita da queste figure non sarebbe stata sprecata e soprattutto sulla sicurezza che tutti sarebbero stati impiegati fino al 28/2/2023.

In conclusione, dietro ogni professionista si celano essere umani che hanno riposto aspettative, progetti e programmi in relazione alla proroga attestata da una delibera del 29/12/2022, e che oggi si ritrovano senza lavoro e con la delusione di essere stati trattati nel peggiore dei modi, non resta che dire “prego ASP per la loro INDISPENSABILE collaborazione.”

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