Il sequestro del viadotto Furiano è soltanto la punta dell’iceberg, di un’autostrada che è un “vero e proprio colabrodo”.
Così si esprimeva l’ingegnere Placido Migliorino, inviato dal ministero per le Infrastrutture nel 2021 con l’obiettivo di redigere una ispezione sulla sicurezza delle autostrade siciliane. Una ispezione che ha consentito l’avvio delle indagini e il sequestro preventivo del tratto della A20.
Risultano attualmente indagati tre dirigenti del Cas i quali, secondo l’accusa “pur consapevoli delle criticità di tenuta del manufatto (mai revisionato), hanno omesso di provvedere ai lavori necessari di risanamento o di manutenzione straordinaria”. Il sequestro del viadotto Furiano è solo l’ultimo dei provvedimenti presi per questa autostrada colabrodo. Nel 2020 era stato sequestrato anche il viadotto buzza, sempre nella zona di Caronia, per i medesimi motivi: il rischio di crollo da un momento all’altro. Poi il sequestro di ben 22 cavalcavia nel marzo 2021.
Tutti questi provvedimenti avevano portato il Ministero per le Infrastruttura ad eseguire un’ispezione, affidandola all’Ing. Placido Migliorino. Nella relazione, dopo vari sopralluoghi, l’Ingegnere auspicava la chiusura di 8 gallerie, 22 viadotti e 5 cavalcavia. Secondo l’ispettore, l’autostrada versa in condizioni molto critiche e in particolare preoccupavano le gallerie Telegrafo, in direzione Messina, San Giovanni, Perara, Baglio, Mongiove, Torretta, Calavà e Petraro, in direzione Palermo.
“Devono essere chiuse, perché c’è il rischio che possano cadere pezzi dal rivestimento, quindi è necessario ispezionarle, metterle in sicurezza e poi riaprirle”, sottolineava nel 2021 Migliorino. E’ la mappa di un disastro. In troppi punti della A20 la sicurezza degli automobilisti è a serio rischio, e non si può continuare a circolare in queste condizioni, se prima non vengono effettuati seri interventi di manutenzione.