E’ stato condannato a 4 anni di reclusione il docente di musica di 59 anni, residente a Sinagra, accusato dei reati di pedopornografia minorile e adescamento di minore.
La sentenza è stata pronunciata lo scorso 14 dicembre con il rito abbreviato, da parte del Gup del Tribunale di Messina Maria Militello. Il professore si è visto ridotta la pena di un terzo, secondo quanto previsto dalle normative del rito abbreviato.
I legali dell’imputato, gli avvocati Alessandro Pruiti e Vincenzo Amato, avevano chiesto l’assoluzione, mentre il PM aveva chiesto 4 anni di reclusione. I legali hanno già annunciato che presenteranno appello.
Un processo lampo, che ha fatto il suo corso in meno di 4 mesi. I fatti risalgono infatti all’8 settembre, quando il 59enne era stato arrestato e posto ai domiciliari dagli agenti del commissariato di Polizia di Capo d’Orlando.
Alla base delle accuse contestate dalla procura della repubblica di Messina e dal commissariato di Capo d’Orlando, i messaggi Whatsapp che il docente ha inviato ad una sua alunna, di appena 13 anni. Nei messaggi, oltre 7000, secondo l’ordinanza di custodia cautelare, erano contenuti richieste esplicite da parte dell’uomo, mai accolte dalla ragazzina.
Da qui, dopo la denuncia del padre della 13enne il via alle indagini, culminate quando gli agenti del commissariato paladino hanno notificato al docente l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Dopo gli interrogatori di rito, la richiesta dei due legali dell’uomo di optare per il rito abbreviato – dunque con la rinuncia al dibattimento e con in previsione uno sconto di pena per la scelta del rito. Nei giorni scorsi la sentenza, adesso si passerà al processo d’appello.