sabato, Aprile 20, 2024

Catania – Sequestro di beni al clan Cappello per 2,5 milioni, tra cui una lussuosa villa

Anticrimine 1 (2)

La polizia di Catania ha sequestrato beni immobili e imprese commerciali del valore di alcuni milioni di euro, riconducibili a esponenti apicali di un noto clan. Il provvedimento riguarda beni per 2,5 milioni di euro riconducibili a Giuseppe Salvatore Lombardo, di 55 anni, e al figlio Salvuccio Junior, di 28, entrambi indicati come esponenti di spicco, con ruoli apicali, del clan Cappello e legati da diretti rapporti di parentela con il capostipite della stessa cosca, il capomafia Salvatore Cappello, ergastolano al 41bis.

Il sequestro ai fini della confisca ha riguardato: cinque immobili a Catania, tra cui una lussuosa villa in località Ippocampo di Mare; un maneggio abusivo; sette rapporti finanziari e due imprese individuali commerciali, di cui una nel settore della torrefazione e nel commercio del caffè ed una attiva nel settore del commercio dei fiori nell’area davanti il cimitero monumentale di Catania e storicamente gestita dalla famiglia Lombardo, detto per questo ‘U ciuraru’ (il fioraio). La “pericolosità sociale” dei due, sottolinea la Procura in una nota, è “stata ricavata dai loro innumerevoli precedenti di polizia e dalle condanne definitive anche per associazione mafiosa”.

Lombardo senior è stato arrestato nel 2017 nel blitz Penelope, che ha demolito la forza militare e finanziaria dei Cappello. Appena scarcerato ha preso  il posto di Massimiliano Salvo, u carruzzeri, nella reggenza operativa della cosca. E per questa inchiesta è stato condannato – in via definitiva – a oltre 13 anni di reclusione.

Con suo padre in carcere, Salvuccio Junior ha preso spazio con violenza e armi nell’ambiente criminale catanese. Lo scorso anno, a febbraio, i poliziotti lo hanno fermato nell’ambito dell’indagine Minecraft che ha disarcionato la nuova cupola del clan in crisi dopo gli arresti Camaleonte. Il giovane boss della droga è stato condannato, lo scorso mese di settembre, a 20 anni di reclusione. Inoltre a giugno è stato condannato a 15 anni,  9 mesi e 10 giorni per lo scontro a fuoco avvenuto lo scorso 8 agosto 2020, che vedeva contrapposti i Cappelloti e i Cursoti Milanesi (clan azzerato ieri con l’operazione Zeus).

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