L’accertamento della incandidabilità del candidato a sindaco ha causato solo la nullità della sua elezione, ma non ha determinato conseguenze invalidanti delle operazioni elettorali. Così i giudici della quarta sezione del Tar di Catania che hanno respinto il ricorso presentato dal candidato a sindaco di Librizzi Nunzio Scaglione; quest’ultimo, rappresentato dall’avvocato Antonio Saitta, si è opposto al comune di Librizzi, rappresentato dall’avvocato Maria Catena Sciammetta e nei confronti di altri amministratori eletti difesi dagli avvocati Mario Cicala e Alessandro Carrà.
Com’è noto, Scaglione aveva chiesto in linea generale l’annullamento delle elezioni del 12 giugno scorso, perché l’entità dei voti ottenuti dal candidato incandidabile avrebbe inciso sul risultato elettorale.
Per il Tar il ricorso è invece infondato e deve essere respinto; gli atti impugnati risultano pienamente coerenti con le disposizioni di legge e l’orientamento giurisprudenziale, in funzione anche del rispetto della volontà degli elettori.
Con ogni probabilità, visto che si riferiva ai medesimi motivi, è stato rigettato anche l’altro ricorso elettorale presentato da Sebastiano Pancaldo, Alessandro Furnari, Giuseppe Casella, Paolo Caruso, Nicolò Campana, Nicola Campana, Giovanni Adamo e Francesco Adamo, rappresentati dall’avvocato Stefano Polizzotto.
Nunzio Scaglione ha comunicato che domenica, con il suo gruppo, deciderà se presentare appello al Cga e non è escluso che sarà presentato appello anche per il secondo ricorso.