Un sopralluogo urgente da svolgere insieme al personale dell’Ufficio Tecnico del comune di Galati Mamertino per concordare interventi indifferibili di pulizia della fiumara Longi- Galati – San Salvatore di Fitalia.
Questa la richiesta avanzata dal sindaco di Galati Mamertino, Vincenzo Amadore, al segretario generale dell’autorità di bacino della Regione, al quale si chiede anche di quantificare la spesa, rappresentando che il comune non dispone delle risorse necessarie per provvedere ai lavori di scerbatura, taglio della vegetazione e pulitura degli alvei dei principali corsi d’acqua. Il corso d’acqua, infatti, sarebbe ostruito da vegetazione, prevalentemente arborea, che devia ed in alcuni casi ostruisce il regolare flusso delle acque in regime di normalità e, in condizioni meteo estreme, ne potrebbe causare lo straripamento. La necessità di ripulire la fiumara Longi Galati – San Salvatore di Fitalia si fa impellente con l’approssimarsi della stagione invernale ed in vista delle precipitazioni tipiche di questa stagione, anche se, a preoccupare di più sono piogge a carattere temporalesco e bombe d’acqua, sempre più frequenti negli ultimi anni a causa dei cambiamenti climatici.
La fiumara, come spiega Amadore nella nota, attraversa per buona parte del suo corso il territorio di Galati. Il tratto di competenza ha origine a monte dell’abitato della frazione San Basilio da cui prende il nome, scorre poi tra i comuni di Galati Mamertino e Longi, quindi attraversa la cosiddetta Stretta di Longi per poi confluire nel fiume Fitalia intersecando i comuni di San Salvatore Frazzanò e Mirto. Quest’ultimo tratto è stato più volte attenzionato, in quanto nel corso degli anni, in autunno ed inverno, è stato interessato da notevoli criticità dovute a eventi meteo di estrema violenza, che hanno determinato oltre al trasporto di detriti ed alberi anche sversamenti in alcuni tratti lungo le sedi stradali adiacenti, in particolare sulla scorrimento veloce Galati-Rocca di Capri Leone, strada di fondamentale importanza per la viabilità galatese e il cui tratto più esposto ricade nel territorio di San Salvatore di Fitalia, con rilevanti disagi e rischi per la pubblica sicurezza.
foto di archivio