giovedì, Dicembre 12, 2024

Tribunale di Patti: revocati due decreti ingiuntivi a carico del comune di Capo d’Orlando; in un’altra vicenda rigettata la chiamata in causa del comune di Naso

patti

Sono stati revocati i decreti ingiuntivi emessi dal Tribunale di Patti. La causa va al Tar. Così ha deciso il giudice monocratico Rosalia Russo Femminella. Il contraddittorio riguardava il comune di Capo d’Orlando e la ditta titolare dell’appalto dei lavori di manutenzione straordinaria degli impianti di pubblica illuminazione.

Con atto di citazione la ditta, rappresentata dall’avvocato Ettore Dotti, aveva ottenuto un decreto ingiuntivo di 109 mila euro, quale corrispettivo dei lavori; il comune, rappresentato dall’avvocato Natale Bonfiglio, ha presentato opposizione.

Per l’ente mancavano certezza, liquidità ed esigibilità del credito per un decreto ingiuntivo che doveva essere dichiarato inammissibile ed infondato. La ditta invece ha ribadito come tutti i lavori siano stati espressamente previsti nella concessione in project financing del 24 gennaio 2012.

Sollevato da entrambe le parti il difetto di giurisdizione, il giudice ha accolto queste eccezioni, dopo aver chiarito che il rapporto dovesse essere qualificato come concessione dei servizi. Da qui anche la revoca dei due decreti ingiuntivi – uno di 109 mila euro ed uno di 703 mila euro – perché emessi da un organo giudiziario dichiaratosi incompetente.

In un’altra vicenda giudiziaria il giudice monocratico del tribunale di Roma Mario Coderoni è intervenuto su una locazione finanziaria, per la fornitura di apparecchiature per il risparmio energetico al comune di Naso.

Qui la somma del decreto ingiuntivo era di oltre 425 mila euro. Una spa, che ha concesso la locazione finanziaria al comune di Naso, aveva acquistato queste apparecchiature da una srl per 538 mila euro; la durata della locazione finanziaria era di 84 mesi per un importo totale di oltre 720 mila euro.

La srl stipulò con la spa anche un patto per il riacquisto dei beni concessi in locazione finanziaria se il contratto di leasing fosse stato risolto per qualsiasi inadempienza del comune di Naso. Quest’ultimo si rese inadempiente all’obbligo di pagamento e la spa ha risolto il contratto.

Da qui il decreto ingiuntivo in contestazione tra le due società e la chiamata in causa del comune. Per il giudice romano, però, il decreto ingiuntivo richiesto ed ottenuto dalla Spa è confermato ed è esecutivo.

Riguardo alla chiamata in causa del comune di Naso, rappresentato dall’avvocato Natale Bonfiglio, che aveva chiesto la nullità di ogni rapporto intercorso tra le parti, per il giudice la richiesta formulata dalla srl è generica ed indeterminata e la chiamata in causa è stata rigettata.

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