giovedì, Dicembre 12, 2024

Aumentano le truffe con falsi trading on line, le raccomandazioni della Polizia Postale

Immagine Polizia Postale
Immagine Polizia Postale

Negli ultimi mesi stanno notevolmente aumentando i casi di truffe mediante falsi trading online. Sono state oltre 80 le denunce ricevute dalla Polizia Postale di Catania con danni per circa 1 milione e 600mila euro. Alcune vittime hanno perso oltre 200mila euro inseguendo ipotetici e facili guadagni. Persone, che nella speranza di aumentare i loro capitali investono anche tutti i loro risparmi e non sono solo persone anziane, considerato che sono poche le vittime con oltre 65 anni di età, ma anche giovani professionisti.

I criminali, dopo avere contattato le vittime sui social o anche tramite messaggistica (WhatsApp), le ingannano cercando di rendere credibili falsi investimenti finanziari, riferendosi a dati di crescita di noti gruppi internazionali e con promesse di rendite elevate o proponendo operazioni sull’acquisto di valute virtuali, le criptovalute (ad esempio Bitcoin), e materie prime. Visto che è estremamente difficile recuperare le somme fraudolentemente sottratte che vanno a finire in Paesi esteri che spesso non offrono una tempestiva collaborazione giudiziaria, si deve prestare la massima attenzione.

Da qui i consigli della Polizia Postale: – fare trading con broker e su piattaforme conosciute e di provata affidabilità,  rivolgendosi solo ad intermediari autorizzati ed utilizzare sistemi di pagamento sicuri e tracciabili, verificare che il soggetto che propone il trading sia autorizzato, consultando i siti della Consob e della banca d’Italia, diffidare di quei broker che offrono un rendimento eccessivo e fuori mercato, prospettando un ritorno economico in percentuali di elevata entità. Infine consultare la sezione della Consob e verificare se, nei confronti del trader, altre autorità europee abbiano pubblicato un avviso agli utenti e verificare, attraverso i motori di ricerca sul web, la presenza di eventuali blog o forum sulla società di trading o del sito internet. Infine, non cadere nell’ulteriore trappola dei frodatori che, con il pretesto di sbloccare i rimborsi di quanto già “investito”, richiedono il pagamento di ulteriori somme di danaro: si tratta di una vera e propria estorsione.

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