giovedì, Aprile 25, 2024

Vertenza consorzio “Tindari-Nebrodi” di Patti, le spettanze collegate all’ultima riunione di Palazzo D’Orleans

Palace_d'Orleans

Le spettanze arretrate dei lavoratori del consorzio “Tindari-Nebrodi” di Patti sono strettamente legate all’ultima riunione della giunta regionale di Nello Musumeci; all’ordine del giorno c’è il fondo di riserva che deve essere impinguato di svariate somme, fra cui quelle dei lavoratori del consorzio pattese.

Possibile che nessuno si sia accorto che mancava la copertura di questa fondo? Perché non si è riusciti ancora a sbloccare lo spostamento di questi lavoratori dall’assessorato al lavoro a quello degli enti locali? Sono domande a cui si spera a breve si possa dare una risposta.

Certo è che se l’esecutivo regionale sbloccherà il fondo, nei giorni successivi si potrà firmare il decreto, per procedere alla liquidazione delle spettanze arretrate. Nel frattempo, però, se buona parte dei comuni avesse pagato le quote, si sarebbe potuto tappare una falla; anche questi sono interrogativi che meritano risposte e che arriveranno chissà nella prossima settimana, quando dovrebbe svolgersi l’assemblea dei sindaci dell’ente, per discutere sui ritardi dei pagamenti da parte della Regione e degli stessi comuni.

Ai lavoratori mancano globalmente circa 250 mila euro, che la Regione non ha ancora liquidato vengano liquidati ai dodici dipendenti del consorzio intercomunale “Tindari Nebrodi” di Patti; tradotto in mesi sono nove, più due che deve pagare direttamente il Consorzio. Nessuno, comunque, si meravigli di questo andazzo. Lo stesso è avvenuto nel 2021 e si procede sulla stessa linea anche adesso.

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