mercoledì, Dicembre 11, 2024

Patti: ristoro dei danni per gli incendi del 2007, il Tar si è dichiarato incompetente, la causa va al giudice ordinario

tribunale

Si dovranno rivolgere al giudice ordinario i proprietari terrieri e di strutture ricettive del territorio di Patti che hanno subito danni a causa degli incendi verificatisi nell’agosto del 2007. Così hanno deciso i giudici della quarta sezione del Tar di Catania, a seguito delle decisioni del 27 gennaio, 10 febbraio e 9 giugno 2022, per una sentenza pubblicata il 18 agosto scorso.

Il ricorso è stato proposto dall’associazione consumatori siciliani, presieduta da Nicola Calabria e da trentuno privati, tutti rappresentati dall’avvocato Maria Catena Sciammetta, contro il Ministero dell’Interno. Hanno chiesto l’annullamento della nota della Prefettura di Messina del 17 ottobre 2007,  relativa all’ordinanza del governo nazionale 3606 del 28 agosto 2007 in materia di incendi boschivi; con questa ordinanza sono state rigettate le istanze, avanzate dai ricorrenti, di ristoro dei danni subiti in dipendenza di eventi calamitosi.

Come si ricorderà nell’agosto 2007 gli incendi devastarono le zone in collina e montane del territorio di Patti e soprattutto l’agriturismo il “Rifugio del Falco”, provocando morte e distruzione in contrada Rocche-Litto. Si è costituita in giudizio la Prefettura di Messina per resistere al ricorso.

Per i giudici del Tar di Catania il ricorso deve essere dichiarato inammissibile per difetto di giurisdizione, perché questa vicenda si riferisce alla verifica dei presupposti normativi e di carattere tecnico che fanno sorgere il diritto soggettivo all’accesso al contributo di ricostruzione.

E seppur il Cga, in un caso, ha modificato l’orientamento giurisprudenziale, ritenendo sussistente la giurisdizione del giudice amministrativo in un caso simile a quello in esame, il Tar ha ritenuto di continuare a seguire l’orientamento della giurisprudenza maggioritaria. La controversia all’esame del Tribunale richiede che sia accertato se i ricorrenti abbiano i requisiti per accedere al finanziamento pubblico per far fronte ai danni causati dagli incendi del 2007 e presuppone quindi l’affermazione o il diniego di un diritto soggettivo.

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