giovedì, Maggio 9, 2024

Capo d’Orlando – Dal 14 agosto la mostra di Yoko Ono al LOC

yoko ono

Capo d’Orlando ospita al LOC la mostra della grande artista Yoko Ono. L’eclettica artista giapponese nata a Tokyo nel 1933 e residente a New York, rappresentante di spicco del movimento FLUXUS, movimento artistico tra i più influenti nato tra la fine degli anni ’50 e gli inizi degli anni ’60, presenta una serie d’installazioni nelle quali il pubblico potrà interagire.

L’opera di Yoko Ono, conosciuta anche per essere stata la moglie di John Lennon, arriva al LOC dal 14 agosto fino al 14 settembre, con l’inaugurazione che si terrà il 13 agosto alle 18.30 nella struttura di via del Fanciullo.

L’opera WE’ RE ALL WATER, presentata per la prima volta alla Lisson Gallery di Londra nel 1967, consiste in centodiciotto bottiglie di vetro bianco trasparente, contenenti acqua, ciascuna con una etichetta con sopra scritto il nome di una persona.

Accanto, ci sarà un tavolo rotondo con due sedie, dove la gente potrà scrivere il proprio nome su delle etichette vuote che applicate su altre bottiglie a disposizione dentro una scatola a terra, andranno ad aggiungersi a quelle già esposte.

Nel centro dello spazio del LOC, appesi al soffitto, ci saranno undici elmetti originali della Wehrmacht, l’esercito tedesco della seconda guerra mondiale, contenenti PIECES OF SKY frammenti di puzzles di “cielo azzurro” all’interno degli elementi.

Dopo la sua fuga da Tokyo durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale, il cielo è apparso ripetutamente nell’opera dell’artista giapponese come metafora della pace, della libertà, dell’inconoscibile e dell’eterno.

In mostra sarà inoltre possibile vedere il video “Yoko Ono -To see the skies”, del 1991, realizzato da Studio Azzurro, in occasione della sua grande mostra presso la Fondazione Mudima di Milano.

La partecipazione, l’effimero e la quotidianità sono sempre stati al centro del lavoro artistico di Yoko Ono, invitando i visitatore a diventare allo stesso tempo spettatore e, occasionalmente, realizzatore delle sua opere, riuscendo ad attivare la sua immaginazione invitandolo nel suo processo creativo, per trovare un nuovo significato nel quotidiano e per contemplare idee e visioni oltre l’esperienza superficiale.

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