venerdì, Maggio 3, 2024

Messina, banda a Giostra specializzata in furti d’auto e “cavalli di ritorno”. 12 misure cautelari eseguite

refurtiva rame guardia finanza messina

https://studio.youtube.com/video/XxwEjTNi1jo/edit

Furti d’auto con il cosiddetto cavallo di ritorno. La guardia di finanza ha smantellato a Messina un’associazione criminale dedita a furti ed estorsioni. Il sodalizio era ormai noto in città, tanto che chiunque sapeva a chi rivolgersi in caso di furto, per recuperare quel che gli era stato rubato.

In manette sono finite 12 persone, accusati dei reati di associazione a delinquere finalizzata al furto, alla ricettazione, al riciclaggio ed all’estorsione. La banda operava nel rione Giostra. Il modus operandi era sempre lo stesso.

I furti venivano commessi di notte. Le parti meccaniche e di carrozzeria  venivano rivendute sul web a titolari di officine compiacenti.

Di seguito si contattava il proprietario dell’auto rubata, chiedendo denaro in cambio del mezzo, attraverso il meccanismo del nominato “cavallo di ritorno”. Una vera e propria estorsione.

Infine avveniva una “equa” divisione dei profitti dell’attività illecita, tra i 12 indagati.

Le indagini hanno anche documentato consolidati rapporti con ambienti criminali catanesi, tanto che eventuali furti compiuti “in trasferta” potevano essere recuperati anche nella provincia etnea.

A fare scattare le indagini un indagato, oggi in carcere, che a fronte di un inseguimento delle forze di polizia si è dato alla fuga, scatenando anche un grave incidente che ha coinvolto un mezzo delle forze dell’ordine, per poi fuggire e lanciarsi nel vuoto di una scarpata stradale della periferia.

Utili anche le intercettazioni, che hanno permesso la completa identificazione di tutti i membri del sodalizio criminale. Non è stato facile per le fiamme gialle perché gli indagati  utilizzavano un linguaggio cripitico, facendo ricorso a sms, chat, comunicazioni triangolari e spesso mediate.

 

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