giovedì, Maggio 2, 2024

Capo d’Orlando: la Cgil ha promosso una petizione per contrastare le criticità della medicina d’urgenza del distretto sanitario 31

cgil capo d'orlando

Il sindacato pensionati Cgil e la Cgil di Capo d’Orlando hanno promosso una petizione sulla medicina d’urgenza nel distretto sanitario 31, una carenza strutturale tra le più importanti variabili sulle quali si misura la qualità del servizio sanitario pubblico.

Nel comune di Capo d’Orlando manca di frequente il personale medico sui mezzi di soccorso 118; vi sono solo 2 medici disponibili, ne occorrerebbero almeno 5 e su 70 turni ne vengono coperti solo 40, il 48% circa dei turni resta sprovvisto di medici. Da capo d’Orlando ai Nebrodi, in paesi lontani dagli ospedali o dai centri di assistenza, dove  le operazioni di soccorso sono difficili.

In questo territorio che ha come riferimento l’ospedale di Sant’Agata Militello si è proceduto al progressivo depotenziamento dell’ospedale e non si sono realizzate strutture per le cure primarie, impoverendo la medicina territoriale. Il servizio del 118, così come è regolamentato in Sicilia, rende inesigibile il diritto alla salute e al soccorso.

Sono queste le premesse della petizione, con la quale si vuole coinvolgere la società civile, le istituzioni, le aziende sanitarie provinciali e la politica a partire dai sindaci del distretto sanitario 31; a questi sarà richiesto di approvare nei consigli comunali documenti a sostegno della efficacia del sistema urgenza emergenza 118.

Nel dettaglio si chiede di intervenire tra gli altri sul sistema di reclutamento dei medici e sul potenziamento degli organici, poi sull’immediata attivazione su Capo d’Orlando del servizio di auto medica, che garantirebbe in una zona carente la presenza di un’altra equipe avanzata con il personale medico a bordo, sul potenziamento del pronto soccorso dell’ospedale di Sant’Agata di Militello e sul ripristino dell’ospedale a dea di II livello.

In avanti di intercettare le esigenze delle singole realtà territoriali, dove si registrano maggiori criticità. Per fare tutto questo sarà necessario anche attivare un tavolo provinciale presso la Prefettura di Messina con tutti i soggetti istituzionali ed i portatori di interesse.

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