venerdì, Aprile 26, 2024

Riapertura dei reparti al Cutroni Zodda di Barcellona Pozzo di Gotto. Malcontento per la CGIL SPI e del Comitato per la tutela del diritto alla salute

Cutroni Zodda

Con un comunicato stampa diramato dalla Camera del Lavoro CGIL e SPI/CGIL e dal Comitato per la tutela del diritto alla salute di Barcellona Pozzo di Gotto circa l’imminente riapertura di tutti i reparti  del presidio Ospedaliero Cutroni Zodda si nota il malcontento perchè il diritto alla salute costituzionalmente sancito di decine di migliaia di cittadini del nostro distretto continua ad essere calpestato.

Questa la sintesi del comunicato: come si ricorderà due anni orsono, con leggerezza inaudita, tutto il presidio Ospedaliero si destinò a CODIV 19, quando sarebbe bastata una piccola modifica strutturale per separare in sicurezza i reparti COVID dal resto dei reparti del presidio ospedaliero e consentire che gli stessi potessero continuare a svolgere le funzioni a favore  dei cittadini bisognosi di cure.

Attenuatasi l’emergenza Covid anche questa Organizzazione Sindacale, unitamente al comitato per la difesa della salute, chiese di riaprire con urgenza tutti i reparti compreso il pronto soccorso.

Alcune settimane fa  l’ASP annunciò  la riapertura dei reparti garantendo da li a pochi giorni la messa in funzione con personale ridottissimo  oltre al  reparto di chirurgia anche medicina, cardiologia e pneumologia. Lo stesso Pronto soccorso che resta in funzione per  pazienti COVID e non Covid non dispone di anestesisti e cardiologi h 24 ma bensì solo a chiamata  esclusi i festivi e i notturni e dispone, tra l’altro, di pochissimi infermieri

E’ di questi giorni il ritorno alla chiusura senza fornire alcuna giustificazione pubblica.

Grave e inaccettabile simile comportamento che viene accolto con stupore  e altrettanta indignazione e la cui risposta dovrà essere vibrata e forte  ma soprattutto con un sobbalzo di  forte rivendicazione a cui siamo tutti, e nessuno escluso, chiamati  a impegnarci.

Per tali ragioni, le scriventi,  nei prossimi giorni inviteranno ad un pubblico confronto tutti i protagonisti della salute e del benessere sociale, Sindaci e rispettivi consigli comunali, associazioni culturali e non, associazioni del volontariato e organizzazioni no-profit, Organizzazioni professionali di categoria, associazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro   ed i tantissimi cittadini che hanno a cuore la battaglia per migliorare l’offerta sanitaria  nel nostro territorio. Con tutti costoro, finita la pausa estiva, avvieremo il confronto e la mobilitazione per la raccolta firme (petizione) che  a conclusione della quale, sarà inviata a tutte le istituzioni territoriali, regionali e nazionali, continuando  le azioni di protesta fino a quando non si farà giustizia e non  ci sarà un’inversione di tendenza, nei fatti, rispetto alla depredazione del nostro presidio Ospedaliero.

Siamo altresì convinti che questo territorio, al pari di tanti altri distretti, meriti un degno presidio Ospedaliero con i reparti ivi previsti che siano delle vere eccellenze dove, tra l’altro, la  cultura dell’accoglienza e del rispetto per l’ammalato con i tanti servizi connessi come la cucina Aziendale e tante altre siano al cent ro della cura e del benessere sociale.

Abbiamo il fondato sospetto che così come si paventa per il presidio Ospedaliero di Lipari anche a Barcellona P.G. è prevista la maldestra volontà di chiudere definitivamente. Intanto  sollecitiamo tutti i consigli comunali dei municipi del distretto , ove ancora non l’avessero fatto, di vagliare l’atto di indirizzo inviato loro da questa Organizzazione Sindacale riguardante la su esposta problematica di interesse collettivo.

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