lunedì, Aprile 29, 2024

Omicidio della piccola Elena, oggi l’interrogatorio per la madre. Il padre in una lettera: “Martina è un mostro”

elena martina

Si terrà oggi l’interrogatorio di garanzia davanti al gip per Martina Patti, la 23enne che ha confessato di aver ucciso la figlia di 5 anni, Elena Del Pozzo, a Catania.

In carcere, la giovane è sola in cella sorvegliata a vista; è stata più volte chiamata in infermeria per il supporto psicologico ma è apparentemente tranquilla. Nelle prossime ore comparirà davanti al Gip Daniela Monaco Crea per la convalida del suo fermo per omicidio premeditato pluriaggravato e occultamento di cadavere.

“Sta bene, è molto provata e quando parla di sua figlia è travolta dall’emozione e piange”, dichiara l’avvocato Gabriele Celesti. Durante il colloquio con il suo legale la donna non ha aggiunto altri particolari rispetto alle dichiarazioni già rese. “Valuteremo insieme la strategia difensiva”, sottolinea il penalista, “se rispondere alle domande del giudice o avvalersi della facoltà di non rispondere”.

Tra i punti oscuri della sua confessione ci sono il movente, il luogo e l’arma del delitto. Domande che potranno avere risposta, almeno in parte, dall’autopsia e dai rilievi che i carabinieri eseguiranno nella casa della donna.

Intanto il padre della piccola Elena Alessandro Del Pozzo ha scritto una lettera, in cui ripercorre quanto accaduto e sfoga la sua rabbia contro l’ex: “Ho sentito parlare di pazzia e di gelosia morbosa ma non ho sentito parlare di cattiveria e di sadismo. Come si può reputare un raptus quello che ha fatto Martina??!! Un omicidio premeditato e studiato in ogni particolare!

I momenti di pazzia sono susseguiti da momenti di lucidità! Momenti – prosegue il padre – in cui non si è nemmeno pentita di aver ucciso la bambina! Bensì ha messo Elena dentro dei sacchi della spazzatura, l’ha sotterrata, si è ripulita e ha ripulito, ha inventato un sequestro creandosi un alibi e ha colpito la sua macchina per inscenare un’aggressione!! 24 ore di bugie. Quindi un omicidio in cui ci si crea pure un alibi e si occulta il corpo! Non può essere un raptus di pazzia!”

Il padre ricorda poi la figlia e il loro legame: “Amo mia figlia più di ogni altra cosa al mondo, è uguale a me in tutto e per tutto! Me l’ha uccisa! Me l’ha portata via…non perché non volesse che legasse con la mia compagna, ma perché voleva mettermela contro…le parlava male di me ogni giorno ed Elena me lo veniva a raccontare!! Non ci sarebbe potuta riuscire perché io ed Elena siamo una cosa sola e lei la odiava per questo!!! Ha tentato tanto di parlare male di me fino al giorno che ha capito che non ci sarebbe riuscita e ha studiato come ammazzarla!!! Distruggendo la sua innocente vita”. Quindi ripercorre i momenti che hanno preceduto l’omicidio ed esprime il dolore immenso che prova in queste ore: “Ha preso Elena dall’asilo un’ora prima perché già era preparata mentalmente! Questa è una chiara prova di una mente sana in grado di organizzarsi!!! Un suicidio sarebbe stato più plausibile! Elena aveva tutta la vita davanti e tanti traguardi da raggiungere! Sono distrutto, mi sento un vuoto dentro incolmabile ho sempre promesso a mia figlia che l’avrei tenuta al sicuro come ogni buon padre farebbe, avrei dato la vita al posto suo, l’ho chiesto a Dio, ma non accetta sostituzioni! Non potevo mai e, dico mai, pensare che l’avrei dovuta proteggere proprio da sua madre…”

Infine lo sfogo: “La legge è sempre pronta ad affidare i figli alle mamme nonostante in alcune storie i padri siano meglio delle madri! Tutti parlano dell’amore della mamma, ma nessuno parla mai dei sacrifici che fa un papà… Martina è un mostro non meritava una figlia come Elena speciale e unica in tutto! Elena vive! Ogni giorno! Dentro il mio cuore”.

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