giovedì, Aprile 25, 2024

30 anni dalla strage di Capaci. Per non dimenticare

Strage di Capaci

Ricorre oggi l’anniversario della Strage di Capaci, probabilmente il momento in cui cambiò radicalmente la percezione della mafia e dei cosiddetti uomini d’onore.

Sono passati esattamente 30 anni da quel caldo pomeriggio siciliano, da quel 23 maggio 1992.

A Capaci, sulla strada del ritorno da Roma, il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, e gli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro vengono uccisi dalla mafia in un attentato che segnerà per sempre la storia del Paese.

Alle 17:58, al passaggio con la scorta per Capaci, 1000 kg di tritolo sistemati all’interno di fustini in un cunicolo di drenaggio sotto l’autostrada esplodono investendo in pieno il corteo di auto e uccidendo sul colpo gli agenti Montinaro, Schifani e Dicillo.

Un’ora e sette minuti dopo l’attentato, Giovanni Falcone muore dopo alcuni disperati tentativi di rianimazione. Francesca Morvillo, sua moglie, morirà verso le 22:00. Una ferita indelebile per il nostro paese, anche a distanza di anni.

Saranno molte le manifestazioni a ricordo. A Palermo, per ricordare le vittime della strage, al Foro Italico interverrà il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accolto dalla Fondazione Falcone. Insieme a lui delegazioni di scuole d’Italia, esponenti delle istituzioni del Paese, alcuni dei protagonisti dei drammatici giorni degli attentati del ’92 e artisti, musicisti, esponenti del mondo della cultura, testimoni di un Paese che vuole guardare al futuro senza dimenticare.

Dopo 30 anni il loro sacrificio, il loro ricordo è più vivo che mai. Noi non dimentichiamo.

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