giovedì, Dicembre 12, 2024

Dal 10 maggio aumenterà il prezzo degli aliscafi per le Eolie: la protesta di amministratori e albergatori

Aliscafo Eolie Vulcano

Nell’arcipelago Eoliano esplode la protesta per il caro aliscafi deciso a livello ministeriale: dal 10 maggio il costo del biglietto aumenterà del 35% per gli isolani e del 50% per i turisti.

Dopo il vicesindaco di Lipari Orto, su tutte le furie per “l’inaccettabile e irragionevole aumento delle tariffe che penalizza i cittadini”, che si dice “pronto a tutto per ottenere il congelamento dei prezzi dei biglietti”, chiedendo la mobilitazione della deputazione regionale e nazionale, interviene sul punto anche Federalberghi Isole Minori Sicilia,  denunciando come “gravi e inaccettabili” i paventati aumenti tariffari sui collegamenti marittimi statali con le isole minori della Sicilia.

“A questi – continua Federalberghi – si aggiungono: il mancato accoglimento delle istanze prodotte dalle comunità locali sui servizi SNS e quelle, solo parzialmente recepite, a valere sulla nuova gara – andata deserta in prima istanza – bandita dall’Assessorato Regionale delle infrastrutture, della mobilità e dei trasporti per rinnovare i servizi di collegamento marittimo con le isole siciliane. Da mesi – sottolinea Christian Del Bono, unitamente ai sindaci delle isole minori e ad altre associazioni, evidenziamo – sia nei confronti del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili quanto dell’Assessorato regionale – le forti perplessità sulle risorse messe a disposizione dallo Stato per garantire i servizi essenziali SNS. Adesso, nonostante le reiterate rassicurazioni dell’Assessore Marco Falcone, i nodi stanno venendo al pettine e si assiste: allo scellerato aumento delle tariffe SNS; ad un insostenibile taglio dei collegamenti a mezzo navi ro ro e ad una riduzione del migliatico messo a disposizione per i mezzi veloci nei periodi di bassa stagione. Non può nemmeno, continua Del Bono, considerarsi adeguato e sufficiente lo sforzo della Regione nel tentare di mitigare parzialmente i tagli sui mezzi veloci SNS, mettendo a disposizione maggiori risorse sul bando regionale in scadenza.
I tagli ai servizi essenziali statali ed il conseguente aumento tariffario rappresentano una profonda ingiustizia sociale oltre ad essere del tutto anacronistici rispetto a quanto da anni previsto dai trattati comunitari e vista la recente approvazione al Senato del disegno di legge di modifica dell’articolo 119 della Costituzione, concernente il riconoscimento del grave e permanente svantaggio naturale derivante dall’insularità (già approvato in prima deliberazione dal Senato e in prima deliberazione, senza modificazioni, dalla Camera).
Da due anni – conclude Del Bono – assistiamo a manovre finanziarie straordinarie con scostamenti in deficit per andare incontro alle esigenze del paese in tutti i settori mentre adesso, nel caso delle isole minori, non si riescono nemmeno a trovare le risorse per garantire gli stessi servizi ordinari dell’era pre-covid”.

Facebook
Twitter
WhatsApp