mercoledì, Dicembre 11, 2024

Barcellona PG – Ieri il lancio di uova e pomodori contro i portoni del liceo Classico Valli, stamattina il risveglio con le scuse dei ragazzi

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Ieri il lancio di uova e pomodori contro i portoni del liceo Classico Valli di Barcellona Pozzo di Gotto, stamattina il risveglio con le scuse dei ragazzi.

La manifestazione di ieri doveva essere pacifica, ma i ragazzi hanno pensato di lanciare uova e pomodori contro i portoni del Liceo classico di Barcellona, alla base della protesta ci sarebbe stato oltre alla mancanza dei viaggi istituzionale, il mancato dialogo tra la preside dell’istituto con gli studenti.

Intanto gli studenti si scusano di tutto l’accaduto durante la manifestazione di ieri mattina e non nascondono il loro disagio.

Stamattina il risveglio con uno slogan da parte dei ragazzi con scritto: “Ci scusiamo per le uova, ma vogliamo una scuola nuova”.

Sulla questione è intervenuto uno dei rappresentanti del Liceo, dichiarando che il motivo della protesta di ieri non è stato il semplice “non si parte per la gita”.

Il rappresentante testimonia: “Siamo in una scuola in cui non esiste un dialogo tra studenti e dirigenza e la gita è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Siamo costretti a vedere le altre scuole partire per viaggi vari e stage che vengono annualmente proposti agli studenti, mentre da noi regna il totale disinteresse da parte di chiunque.

Ci eravamo messi d’accordo con la dirigente per fare alcune attività, come cogestione e assemblea in presenza, che però non sono giunte in porto perché la preside si è assentata e nessuno diceva di avere il potere di autorizzarci.

A febbraio siamo andati dalla preside per chiedere in ginocchio di darci la possibilità di partire in gita, occasione che lei aveva escluso a priori, dopo anni di pandemia che ci hanno spezzato. Alla fine siamo riusciti a ottenere l’autorizzazione, tuttavia l’organizzazione pessima della scuola ha fatto si che solo pochi giorni fa sia stata indetta la gara, con la conseguenza che nessuna agenzia è disposta ad organizzare i viaggi.

Quella di oggi non era la protesta di studenti che vogliono saltare la scuola, ma un grido di disperazione verso una scuola che non considera i propri ragazzi e non si rende conto del loro stato d’animo dopo anni di pandemia. Ragazzi costretti a vedere le altre scuole in crociera e che, secondo la dirigente, dovrebbero stare zitti e acconsentire. In conclusione prendiamo le distante dal deprecabile gesto del lancio delle uove e pomodori”.

Articolo di Serena Lo Conti

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